''Ci sono sempre parole. [non]Festival delle narrazioni popolari (e impopolari)''

La II edizione del [non] Festivalparte sui muri e sulle onde radio: da Martedì 23 Giugno sulle frequenze di Radio Nostalgia

 CERTALDO
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Comunità,  identità  territoriale  e  partecipazione raccontate  insieme  aiprotagonisti  del  mondo  della  cultura.La  seconda  edizione  di “Ci  sono  sempre  parole.  [non]Festival  delle narrazioni popolari (e impopolari)”,in  programma  nel  mese  di  settembre  a Certaldo e Gambassi Terme, sarà anticipata, dal 23 Giugno al 28 Luglio, da “Ci sono sempre parole”, programma radiofonico del MuDEV in 11 puntate, trasmesso su Radio Nostalgia (disponibile in FM o scaricando  l’App: www.radionostalgia.fm/ascolta-radio-nostalgia-toscana)  con appuntamento bisettimanale il Martedì alle 19:00 e la Domenica alle 11:00.

Trasmissioni  di  approfondimento, condotte da Andrea Zanetti, che attraverso brevi  interviste  ad  ospiti selezionati - tra i quali i musicisti Ginevra Di Marco e Francesco Magnelli, le politiche del quotidiano di Ezio Manzini, Luca Ricci con il “Kilowatt Festivale i suoi visionari”, Natalia Cangie il “Piccolo Museo del Diario”–approfondirà le tematiche della  manifestazione, dalla  narrazione  oralealla  rigenerazione  urbana  e all’identità territoriale, con uno sguardo rivolto al futuro.

"La mission redazionale - spiegano i  direttori  artistici  del  festival Andrea Zanetti  e Cinzia  Compalati - è quella di tradurre in contenuti il messaggio 'CI SIAMO!', che sarà veicolato nel mese di Luglio anche da una campagna di comunicazione che coinvolgerà tutto il territorio dell’empolese valdelsa attraverso l’affissione e  la  distribuzione  di  manifesti e  cartoline  da  collezionare, realizzati  dagli  artisti Emiliano BagnatoMauro Fiorese (con una sua opera), Stefano  LanzardoRoberta  MontaruliEleonora  RoaroJacopo  Simoncini, Giuliano Tomaino e Zino, perché l’arte e la cultura, nonostante la straordinarietà del momento, “resistono” e contribuiscono al rilancio e alla valorizzazione dei territori".

Dopo il successo riscosso nel 2018, con 150 persone direttamente coinvolte ed oltre 2.000 partecipanti nei Comuni  di Montelupo  Fiorentino, Capraia  e  Limite  e  Montepertoli (FI),  la seconda edizione del festival si terrà, a partire dal 5 Settembre  2020, nei Comuni  di  CertaldoGambassi  Terme (FI), in  diversi  luoghi selezionati per il forte valore storico-artistico, simbolico e aggregativo.

Promossa dall’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdesa e prodotta dal Sistema Museale “Museo diffuso Empolese Valdelsa” (MuDEV) e da YAB Young Artists Bay, la manifestazione si inserisce all’interno di un contesto in cui è considerata fondamentale la partecipazione delle comunità nella ridefinizione della missioneculturale del territorio.

"La seconda edizione di 'Ci sono sempre parole' è un’importante occasione per ripartire con gli eventi espositivi, culturali, di  spettacolo - dichiara, infatti, Giacomo  Cucini, Sindaco  di  Certaldo  con  delega  alla cultura per l’Unione dei Comuni  Circondario Empolese  Valdelsa - ma non  è  solo  questo. In  questo momento  sociale  ed  economico  particolare,  l’idea  portante  del  museo diffuso si rivela quanto mai importante: fare emergere e valorizzare la  cultura e la  socialità delle comunità locali, creare occasioni di aggregazione culturale portando l’arte contemporanea a confronto con i nostri luoghi. Un modo per vivere la cultura e il territorio in sicurezza, dando opportunità sia ai cittadini che ai turisti".

Realizzato a rotazione nei Comuni dell’Empolese Valdelsa, 'Ci sono sempre parole' si distingue nel panorama italiano per il proprio carattere 'diffuso' e per la scelta di non puntare sui grandi nomi, ma sulla straordinarietà del quotidiano, fondamentale per rigenerare l’identità personale e territoriale in un’epoca segnata  dalla  virtualità  delle  comunicazioni  e  dal  distanziamento  sociale. Un  festival[non]festival che, facendo del suo ‘non’ la spinta  positiva  verso la codificazione  delle  complessità contemporanee, presenta un programma aperto e flessibile, buona pratica per il presente e modello per il futuro, esportabile anche in altri luoghi, perché ogni comunità custodisce storie che meritano di essere tramandate.

Un piccolo festival  con  un  grande obiettivo: rimettere  al  centro  le  persone e i loro racconti  di vita quotidiana, per  ricostruire  le  connessioni  tra  le  comunità,  rigenerare  la  capacità  di  ascolto  e  cementare l’empatia. L’Edizione 2020 del Festival è realizzata con il contributo di Fondazione  CR  Firenze; Media Partner: Radio Nostalgia e Segnonline. Per informazioni ed approfondimenti: [email protected], www.museiempolesevaldelsa.it.

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Pubblicato il 22 giugno 2020

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