'Anch'io sono la Protezione Civile', buona la prima

Lunedì scorso abbiamo fatto un sopralluogo al campo, in occasione della visita del sindaco Alessandro Donati, capo della Protezione Civile comunale, di Roberto Poggiani, responsabile logistico della Protezione Civile regionale Anpas, di Paolo Leoncini, responsabile della Protezione Civile della provincia senese, nonché volontario della Pubblica Assistenza di Colle da tantissimi anni, e di Michele Ciervo del Dipartimento di Protezione Civile nazionale

 COLLE DI VAL D'ELSA
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Sta per volgere al termine "Anch'io sono la Protezione Civile", il primo campo estivo organizzato a Colle di Val d'Elsa dall'Associazione Pubblica Assistenza colligiana per sensibilizzare le nuove generazioni e promuovere la cultura della Protezione Civile. L'iniziativa, cominciata domenica scorsa, ha coinvolto 26 giovani dai 10 ai 13 anni che per una settimana sono stati ospiti al Convento dei Cappuccini e hanno avuto la possibilità di confrontarsi con diverse realtà che si occupano proprio di Protezione Civile.

Il campo estivo

Lunedì scorso abbiamo fatto un sopralluogo al campo, in occasione della visita del sindaco Alessandro Donati, capo della Protezione Civile comunale, di Roberto Poggiani, responsabile logistico della Protezione Civile regionale Anpas, di Paolo Leoncini, responsabile della Protezione Civile della provincia senese, nonché volontario della Pubblica Assistenza di Colle da tantissimi anni, e di Michele Ciervo del Dipartimento di Protezione Civile nazionale.

Appena arrivata, i ragazzi alla segreteria mi hanno subito chiesto di registrarmi, appuntandosi nome e cognome e chiedendomi se avessi intenzione di trattenermi per la cena. Il campo è organizzato proprio come un campo della Protezione Civile, con le persone all'interno che si distribuiscono tra le varie mansioni, e lì bisogna sempre sapere chi entra, chi esce e chi resta per i pasti. Oltre alla segreteria, c'è da pensare alla mensa, alla cucina, ai bagni e alla logistica. I partecipanti sono stati suddivisi in squadre e, all'esterno dell'edificio principale, hanno montato le tende all'interno delle quali hanno dormito. Qui sono banditi i telefoni cellulari. Per alcuni è la prima volta fuori casa e qualcuno sente un po' di nostalgia, ma ha la possibilità di sperimentare cosa significa vivere in gruppo e collaborare in un contesto in cui può entrare a contatto diretto con la natura.

"L'Italia è un territorio bellissimo, ma anche fragile", si legge su un cartellone.

Agli incontri i giovani partecipano attenti. Viene ribadito il valore del volontariato e del rispetto delle regole, che, se osservate, in molti casi possono davvero limitare i danni. Viene ricordato, a questo proposito, il caso di Tilly, la ragazzina inglese di dieci anni che nel 2005 salvò cento persone da uno tsunami su una spiaggia vino a Phuket.

«Durante la settimana i ragazzi hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con i soggetti che fanno Protezione Civile - mi spiega Leonardo Parri, Presidente della Pubblica Assistenza colligiana -: la Polizia Municipale, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri. Hanno ptuto rivolgere loro tutta una serie di domande e fare attività pratiche e formative. Credo che sia un'esperienza davvero molto positiva per i ragazzi. Oltre ad accrescere la cultura e l'amore per il nostro territorio da un punto di vista naturalistico, l'attività di Protezione Civile serve anche come stimolo per svolgere attività di comunità».

«Siamo molto soddisfatti di come sta andando - dice Katiuscia Bozzolan, responsabile e coordinatrice del campo scuola -. L'anno scorso ero stata a Monteroni D'Arbia e ho insistito fin da subito per proporre quest'esperienza anche qui da noi. E' sicuramente un'iniziativa che fa crescere i ragazzi che partecipano, ma è molto utile anche per noi volontari, perché credo che questa settimana renda tutti noi uniti più che mai».

Domani grande cena conclusiva insieme ai ragazzi e alle loro famiglie.

Il progetto "Anch'io sono la Protezione Civile"

Il progetto è promosso dal Dipartimento di Protezione Civile e organizzato in collaborazione con le Regioni e le organizzazioni nazionali e locali di volontariato. Per l’edizione 2019 sono quasi 300 i campi scuola in programma in tutta Italia e oltre 8mila i ragazzi.

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 21 giugno 2019

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