'Caccia alla cicca': anche Greenbassi partecipa all'appello di Clean Up Italia

La scelta del mozzicone di sigaretta non è casuale. Ogni anno, come si legge su un articolo di Sky Tg24, "la maggior parte dei 5,6 mila miliardi di sigarette prodotte nel mondo vengono realizzate con filtri fatti di acetato di cellulosa, un tipo di plastica che può impiegare dai dieci anni in su a decomporsi. L'associazione Greenbassi aderisce al flash mob sulla raccolti di mozziconi di sigaretta abbandonati 'Caccia alla cicca' lanciato da Clean Up Italia

 GAMBASSI TERME
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Sapevate che una sigaretta gettata a terra può inquinare fino ad un litro di acqua? Se fate il conto di quante sigarette troviamo per terra ogni giorno potete immaginare il danno ambientale che causano. L'associazione Greenbassi aderisce al flash mob sulla raccolti di mozziconi di sigaretta abbandonati "Caccia alla cicca" lanciato da Clean Up Italia, un'iniziativa promossa su tutto il territorio nazionale per migliorare il decoro pubblico e prendersi cura dell'ambiente.

L'appuntamento è per domani, sabato 8 giugno alle ore 9.00 in Piazza delle Terme a Gambassi, ma chiunque, anche come singolo cittadino, può partecipare nel luogo che preferisce e fotografare il risultato finale.

La scelta del mozzicone di sigaretta non è casuale. Ogni anno, come si legge su un articolo di Sky Tg24, "la maggior parte dei 5,6 mila miliardi di sigarette prodotte nel mondo vengono realizzate con filtri fatti di acetato di cellulosa, un tipo di plastica che può impiegare dai dieci anni in su a decomporsi. Secondo Nbc News, due terzi di questi filtri vengono gettati ogni anno in maniera irresponsabile. L'Ocean Conservacy, un'organizzazione ambientalista con sede a Washington, ha finanziato ogni anno dal 1986 una grande pulizia delle spiagge e i mozziconi di sigaretta sono stati i rifiuti più raccolti sui litorali del mondo per 32 anni consecutivi, per un totale di circa 60 milioni raccolti in quest'arco temporale. Le microplastiche rilasciate da questi rifiuti, se non accuratamente smaltite, spesso si riversano in canali di scolo, ruscelli, fiumi e quindi negli oceani, diventando facilmente consumabili dalla fauna selvatica, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta".

Per maggiori informazioni: 366 4063534

Pubblicato il 7 giugno 2019

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