'Di metro in metro': torna la passeggiata poetica lungo le mura di Poggio Imperiale

L'appuntamento è per venerdì 14 settembre. Protagonisti di questa edizione saranno Stefano Dal Bianco, Daniela Gentile, Natalia Paci e Mario Laghi Pasini, con una poesia introduttiva di Alessandro Fo

 
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Una passeggiata poetica attraverso la storia e la cultura, un percorso itinerante lungo i bellissimi camminamenti della Fortezza Medicea di Poggibonsi da fare insieme ad alcuni autori italiani appartenenti a generazioni diverse tra loro. È "Di metro in metro", l'iniziativa giunta alla quarta edizione, organizzata dall'associazione La Scintilla in collaborazione con l'Associazione Amici di Romano Bilenchi e il patrocinio del Comune di Poggibonsi. L'appuntamento è per venerdì 14 settembre, con ritrovo alla Porta San Francesco, dalle ore 18.30 fino al crepuscolo. Protagonisti di questa edizione saranno Stefano Dal Bianco, Daniela Gentile, Natalia Paci e Mario Laghi Pasini, con una poesia introduttiva di Alessandro Fo.

Prenotazione consigliata, scrivendo a lascintilla.associazione@gmail.com. L'ingresso è gratuito.

I poeti

Alessandro Fo è nato a Legnano nel 1955. Insegna Letteratura latina all'Università di Siena. Le sue principali raccolte di poesie sono Otto febbraio (Scheiwiller, Milano 1995), Giorni di scuola (Edimond, Città di Castello 2000), Piccole poesie per banconote, (Pagliai Polistampa, Firenze 1° gennaio 2002), Corpuscolo (Einaudi 2004), Vecchi filmati (Manni 2006), Mancanze (Einaudi 2014) con il quale ha vinto il premio "Viareggio Rèpaci". Per Einaudi ha anche tradotto e curato Il ritorno di Rutilio Namaziano (1992), l'Eneide (2012, insieme a Filomena Giannotti) e, di Apuleio, Le metamorfosi (2010) e La favola di Amore e Psiche (2014). Ha inoltre curato varie edizioni di opere di Angelo Maria Ripellino, tra le quali quella che riunisce le tre raccolte poetiche Notizie dal diluvio. Sinfonietta. Lo splendido violino verde (Einaudi 2007, con Federico Lenzi, Antonio Pane e Claudio Vela). Recentemente è uscito per L'arcolaio la raccolta di poesie Esseri umani. Di imminente pubblicazione la sua traduzione del Liber di Catullo per Einaudi.

Stefano Dal Bianco è nato a Padova nel 1961 e vive in provincia di Siena, dove è ricercatore all’università. Dal 1986 al 1989, con M. Benedetti e F. Marchiori, ha diretto la rivista Scarto minimo. Dal 1992 al 1994 è stato nella redazione di Poesia.
Libri di poesia: La bella mano (Crocetti 1991), Stanze del gusto cattivo (in Primo quaderno italiano, Guerini e associati 1991), Ritorno a Planaval (Mondadori 2001) Prove di libertà (Mondadori 2012). Sue poesie sono state tradotte in neerlandese, tedesco, francese, inglese, spagnolo, russo, serbo, sloveno, cinese.
Come studioso si è occupato della metrica di Petrarca, Ariosto, Andrea Zanzotto, e di poesia del Novecento. Di Zanzotto ha curato il Meridiano Mondadori nel 1999 (con G.M. Villalta) e l’Oscar Tutte le poesie (2011).
Stefano Dal Bianco sarà introdotto da Francesca Santucci.

Daniela Gentile è nata a Locorotondo in provincia di Bari. Vive e lavora a Siena dove si è laureata in lettere classiche con una tesi sul poeta Enzo Mazza e la sua traduzione dell’Appendix Virgiliana. 
Nulla sanno le parole, edito per Pietrevive nel 2017, è la sua opera prima, in finale nel 2018 al premio letterario «Camaiore - Francesco Belluomini » e al premio «Elena Violani Landi».
Suoi interventi e testi sono stati pubblicati su diverse riviste e blog letterari. Dal 2018 fa parte della redazione della rivista online di poesia Atelier.
Daniela Gentile sarà introdotta da Ilario Giambrocono

Mario Laghi Pasini è nato a Siena nel 1939. Dopo la laurea in Ingegneria elettronica si è occupato per tutta la sua vita lavorativa di informatica in una grande banca. Ha pubblicato una raccolta di racconti "L'ospite dell'interfaccia" (Polistampa, Firenze 2007) e una raccolta di poesie "Spaziotempi minori" (Interlinea, Novara 2016).
Mario Laghi Pasini sarà introdotto da Stefania Gargano.

Natalia Paci (Ancona, 1974) è avvocato e professore a contratto di Diritto del lavoro presso l’Università Carlo Bo di Urbino. Ha pubblicato la raccolta poetica Pronta in bilico (Sigismundus, 2012). Sue poesie sono presenti in riviste e blog di poesia e nelle antologie: “Porta marina. Viaggio a due nelle Marche dei poeti”, a cura di Massimo Gezzi e Adelelmo Ruggieri (Pequod, 2008); “Calpestare l'oblio. Cento poeti contro la minaccia incostituzionale, per la resistenza della memoria repubblicana” (ed. Cattedrale, 2010); “Registro di Poesia #5” (Edizioni d'if, 2012); “Il ricatto del pane. Scritti e poesie sul significato del lavoro”, a cura di Gianmario Lucini e Nerina Garofalo (CFR, 2013); “Umana, troppo umana. Poesie per Marilyn Monroe”, a cura di Fabrizio Cavallaro e Alessandro Fo (Nino Aragno Editore, 2016), “Convivio in versi. Mappatura democratica della poesia marchigiana” a cura di Lorenzo Spurio (PoetiKanten Edizioni, 2016), “Poeti in classe”, a cura di Evelina De Signoribus e Elena Frontaloni (italic pequod, 2017).
Nell'antologia “Femminile plurale. Le donne scrivono le Marche”, a cura di Cristina Babino (Vydia, Montecassiano, 2014) ha pubblicato il racconto “Sbarcare il lunario”. 
Con Luigi Socci e Valerio Cuccaroni, organizza dal 2006 il Poesia Festival La punta della lingua. Natalia Paci sarà introdotta da Alessandro Fo.

Di maitre in maitre

La passeggiata sarà poi seguita da "Di maitre in maitre", cena poetica presso l'Osteria Al Cassero della Fortezza con menù poetico immaginato da Dario Ceccherini, con interludi poetici a tema di Alessandro Fo, Goffredo Serrini e Francesco Burroni.

Francesco Burroni. Nato a Siena nel 1952. Lavora come attore in vari spettacoli su base di improvvisazione (longform, Input) improvvisazione poetica in versi con David Riondino e il cantastorie Mauro Chechi e come cantante e musicista ripropone il repertorio classico popolare toscano (viaggi & miraggi). Ha all'attivo numerose partecipazioni televisive e cinematografiche con registi come Bellocchio, Vanzina e Virzì. Tra i suoi libri: “Match di improvvisazione teatrale: la storia, le regole, le strategie, gli esercizi dello spettacolo più rappresentato al mondo”. Ed Dino Audino editore, Roma 2007;  Canti sense d'osteria (Betti), Gnamo (Betti).

Goffredo Serrini. Nato a Jesi, ha lavorato come architetto in molte città (Siena, Prato, Roma,Vinci, Kortrijk, Ginevra, Malta) dove ha studiato piani e progetti, realizzato edifici e spazi pubblici. Insegna alla Facoltà di Architettura di Firenze, città dove abita dal 1974. Ha insegnato alla Scuola di Architettura dell’Università di Ginevra e, come professore invitato, in quelle di Marsiglia e Montreal. Dal 2007 è consulente dell’Unesco e coordinatore del Piano per il Recupero del Centro Storico di Bethlehem in Palestina. Ha pubblicato saggi, articoli e progetti su libri e riviste di architettura. In un’altra vita si è dedicato ad attività musicali e teatrali. Taccuino con l’elastico (Polistampa 2011) è il suo primo libro di poesia.

Pubblicato il 12 settembre 2018

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