18 marzo Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, Draghi atteso a Bergamo
Un anno fa l'Italia registrava il dato di vittime più alto, quasi 3000 morti in un giorno. A Bergamo sfilavano i carri dell'esercito con le salme verso i forni crematori
È passato un anno da quella immagine simbolo, che rimarrà nelle nostre menti ed è una delle fotografie più emblematiche di questa pandemia: nella città di Bergamo decine di camion dell’Esercito trasportavano i feretri verso i forni crematori poiché il cimitero non aveva più posti disponibili. La città era vicina al collasso e l’Italia registrava il suo giorno più nero: 2.978 vittime.
A un anno di distanza, la Commissione per gli affari costituzionali del Senato ha approvato la decisione che il 18 marzo è la Giornata nazionale delle vittime del Covid. La celebrazione vedrà bandiere a mezz’asta, un minuto di silenzio in tutta Italia, e la partecipazione del premier Draghi a Bergamo, città simbolo del coronavirus. L’iniziativa vuole avere lo scopo di conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa della pandemia, per non dimenticare tale disgrazia e il sacrificio di molti medici, infermieri e altri operatori sanitari.
Oggi a Bergamo saranno previste due cerimonie: la prima al cimitero monumentale e la seconda all’inaugurazione del Bosco della Memoria. Quest’ultimo è un progetto che prevede di piantare 750 alberi all’interno del parco della Trucca di Bergamo. “Vogliamo creare un luogo vivo, altamente simbolico, capace di accogliere la memoria e al contempo costruire uno spazio di comunità”, hanno spiegato i promotori del progetto.
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Pubblicato il 18 marzo 2021