30enne minacciato con una pistola dai ladri

Si trovava da solo nella sua villa a Cerreto Guidi. Il ragazzo vive con i genitori, ma in quel momento era a casa da solo. Per fortuna sta bene

 CERRETO GUIDI
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"È stato terribile. Me li sono trovati in camera, mi hanno puntato la pistola addosso e continuavano a ripetere ’Stai fermo’. Nel frattempo uno di loro apriva la cassaforte nell’altra stanza con un flessibile. Ho vissuto minuti di terrore, ma per fortuna sto bene, poteva andarmi anche peggio". Così ha raccontato a La Nazione il ragazzo che abita in una villetta di via Veneto a Cerreto Guidi.

E' successo ieri sera, intorno alle 19.20. Il 30enne vive con i genitori, ma in quel momento era a casa da solo. Per fortuna sta bene. "Stavo riposando in camera ma le luci erano accese - racconta - i ladri quindi sapevano che qualcuno era in casa. Nonostante questo non si sono fermati. Hanno forzato la finestra sul retro e sono entrati. A un certo punto ho sentito dei rumori, mi sono alzato ma loro erano già al secondo piano. Due sono entrati in camera, un altro è andato dritto verso la cassaforte".

A quel punto ha visto l'arma, una pistola. «Me l’hanno puntata contro, mi hanno minacciato e mi dicevano di stare calmo, di non muovermi. Avevano guanti e passamontagna, mi pare parlassero con un accento dell’Est. A un certo punto hanno spento le luci, ho temuto il peggio. Ho cercato di restare lucido, sono rimasto fermo, non ho reagito». Mentre i due delinquenti minacciavano il giovane con l'arma, un altro ha forzato la cassaforte. «Sono andati come a colpo sicuro e sono riusciti ad aprirla - riprende il ragazzo - dentro c’erano oggetti di valore, ma non li saprei quantificare. Avrebbero potuto rubare anche le chiavi dell’auto, invece no, a loro interessava solo la cassaforte. E una volta svaligiata sono andati via di corsa, non ho visto altro». I ladri hanno anche rubato il cellulare al ragazzo prima di andarsene, quindi ha utilizzato il telefono fisso per chiamare i carabinieri. Quando i militari dell'arma sono arrivati hanno cercato di ricostruire l'accaduto e passato al setaccio la villa e l'area esterna per trovare delle tracce. Il sospetto è che si tratti di una banda, probabilmente la stessa che alcune settimane fa aveva picchiato e rapinato una famiglia a Castelfiorentino. Anche in quell'occazione, i malviventi avevano agito all'ora di cena.

"La cosa peggiore è che ti senti violato - conclude il 30enne - non mi era mai capitato di provare una sensazione così brutta. Non lo augurerei mai a nessuno".

(Fonte: La Nazione)

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Pubblicato il 22 febbraio 2021

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