5,3 milioni di euro per il nuovo pronto soccorso di Campostaggia
Stanziamento regionale per la realizzazione dell’opera. La gara per la progettazione è già in corso
“Un altro passaggio importante per la realizzazioni di un intervento centrale per le nostre comunità”. Così i sindaci di Poggibonsi (David Bussagli), Colle di Val d'Elsa (Alessandro Donati), San Gimignano (Andrea Marrucci), Casole d'Elsa (Andrea Pieragnoli), Radicondoli (Francesco Guarguaglini), Barberino Tavarnelle (David Baroncelli), Certaldo (Giacomo Cucini) in merito allo stanziamento regionale di 5,3 milioni di euro per la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale di Campostaggia. Le risorse rientrano in un complesso di finanziamenti assegnati dalla Regione alle aziende e agli enti del Servizio sanitario regionale per interventi strutturali da avviare negli anni 2020-2021. Le risorse stanziate provengono in parte da fondi regionali immediatamente disponibili, in parte da fondi statali che potranno essere utilizzati a inizio 2021, una volta sottoscritto il relativo accordo di programma con il Ministero della Salute, di cui costituisce il presupposto l'atto con il quale la Regione individua gli investimenti da finanziare. “Un percorso che prosegue – dicono i sindaci – L’attribuzione di risorse fa seguito al Piano di investimenti regionali che avevamo salutato con soddisfazione a novembre. Oggi salutiamo con analoga soddisfazione questo ulteriore passo avanti che segue a stretto giro un altro passaggio importante ovvero la pubblicazione degli atti per la gara della progettazione da parte dall’Azienda Usl Toscana sud est”.
“Grazie a tutti coloro che si sono adoperati per concorrere alla concretizzazione di un obiettivo che risponde ad un bisogno importante della nostra comunità – dicono – Oggi il Pronto Soccorso 'serve' un bacino di utenza diverso da quello per cui era stato pensato ormai oltre venti anni. Da qui la necessità di ripensare l'area adeguandola alle attuali necessità, a tutela della qualità delle prestazioni erogate dal Pronto Soccorso ma dal presidio e da tutta la rete ospedaliera. Il presidio ha livelli di afflusso e di prestazioni di assoluto rilievo. La sua capacità attrattiva è stata formalmente riconosciuta anche tramite la firma dell'accordo per le aree di confine che ha consentito di raccogliere le esigenze di tanti nostri concittadini e concittadine. Ne è scaturito un percorso di potenziamento che deve andare avanti, anche a tutela del lavoro prezioso dei tanti professionisti che quotidianamente operano nella struttura”.
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Pubblicato il 3 agosto 2020