A Barberino "Memoriae et Historiae di Semifonte", un tuffo nel Medioevo con 1000 figuranti
La manifestazione si svolgerà nel pieno spirito dell’epoca con i figuranti che daranno corpo ad uno scenografico corteo anche nella suggestiva versione notturna
Il cuore di Barberino inizia a pulsare per “Memoriae et Historiae di Semifonte”. Un tuffo nel passato, messo in scena da un migliaio di figuranti e dedicato a chi vorrà tornare indietro nel tempo, tra i vicoli, i palazzi, le corti, le mura, le piazze, la chiesa del borgo medievale di Barberino Val d’Elsa. Due giornate intense da vivere all'interno del castello, in programma sabato 11 e domenica 12 giugno dalle ore 17 alle ore 24.
Armigeri, giocolieri, danzatrici, mangiafuoco, mercanti, sbandieratori, dame e damigelle scandiranno alla loro maniera, a suon di cornamusa, al ritmo di tamburi, sventolando bandiere, con i profumi dei piatti tipici della gastronomia dell’anno Mille. Non solo una rievocazione medievale, ma un’intera comunità che si veste a festa e nella storia continua a cercare se stessa, a riscoprire le proprie radici, a rinnovare l’antico legame che unisce Barberino al mito di Semifonte. L’antica città, che nei pressi di Petrognano fu assediata e distrutta delle truppe fiorentine nel 1202, trova l’occasione per riscattarsi dal passato e rinascere nelle tracce del passato, nelle antiche pietre di Barberino, quelle che tratte dalle macerie della paese fantasma, furono utilizzate per la costruzione del Castello. Dal tredicesimo secolo un ponte lanciato verso la contemporaneità con un intero paese impegnato nell’organizzazione e un borgo che lascia scoprire se stesso negli angoli e nei tesori più segreti con aperture straordinarie di spazi inediti.
La festa, promossa per l’ottava edizione dall’Unione comunale del Chianti Fiorentino in collaborazione con l’Associazione Happy Days onlus e Teatro di gomma, conquisterà grandi e piccini. «La riuscita della manifestazione - commenta l’assessore alla Cultura dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino Elena Borri - è legata al coinvolgimento della comunità: i veri protagonisti di questa edizione, oltre agli artisti, capaci peraltro di intrattenere in ogni angolo del borgo, sono stati i giovani che hanno proposto e organizzato alcuni dei momenti e degli spazi dedicati alla gastronomia medievale. Un ringraziamento a tutti, alla direzione artistica curata da Teatro di Gomma, all’associazione Happy Days, alle associazioni di volontariato ed in particolare ai cittadini che hanno fatto propria un’iniziativa che parla della storia, dell’identità del nostro territorio e afferma il bisogno che il centro storico ha di essere rivitalizzato sul piano culturale».
«La kermesse vede protagonista un migliaio di persone, oltre ai cittadini saranno i commercianti, gli artigiani a proporre la loro interpretazione medievale di Barberino – aggiunge l’assessore alle attività Produttive Silvano Bandinelli - l’obiettivo della festa è quello di rivitalizzare Barberino con un’iniziativa che metta in primo piano sia le origini e il prestigio storico-culturale sia le vocazioni turistiche e agricole del territorio, uno strumento di promozione delle loro eccellenze e delle produzioni di qualità del Chianti».
La manifestazione si svolgerà nel pieno spirito dell’epoca con i figuranti che daranno corpo ad uno scenografico corteo anche nella suggestiva versione notturna, i commercianti e gli artigiani che esibiranno i loro mestieri. Tutto sarà volto a ricreare le atmosfere medievali anche sul fronte enogastronomico, vi saranno, infatti, un’osteria all’aperto, collocata in via Vittorio Veneto, cene a tema nei locali adiacenti e numerosi spazi di degustazione di prodotti tipici. Molti i gruppi che animeranno le due giornate, dagli sbandieratori di Volterra, al Saraceno fachiro e ammaestratore di serpenti, dalla Compagnia dell’Orso che darà vita ad un accampamento militare e a dimostrazioni di combattimenti, ai Lupi di Semifonte, guerrieri e templari; fino ai musici itineranti Barbecocul, alla compagnia la Barraca con spettacoli di trampolieri e giocoleria con il fuoco e alle danze medievali delle bambine del gruppo Laetus Dies.
Pubblicato il 8 giugno 2016