A Castelfiorentino una targa dedicata al popolo Saharawi
Questo è il testo che compare sulla targa: «Nel 1993 il Comune di Castelfiorentino ha costruito un solido Patto di Amicizia e da allora intrattiene scambi culturali con il popolo saharawi. con l'impegno futuro di continuare a sostenere la risoluzione pacifica della questione politica, viene posta questa targa in onore dei valori condivisi con il popolo saharawi di rispetto dei diritti umani e, in particolare, dei diritti dei bambini»
Una targa che riafferma il sodalizio e il sostegno alla causa dei Saharawi, il popolo del Sahara occidentale che da decenni si batte per la propria libertà e il riconoscimento del proprio diritto all’autodeterminazione. Un gesto di grande valore simbolico, che giovedì sera ha accompagnato la consueta cena di saluto ai bambini saharawi, i “piccoli ambasciatori di pace” che ogni anno vengono ospitati anche dal Comune di Castelfiorentino nell’ambito di un progetto di accoglienza che dura praticamente da 25 anni.
La scopertura della targa è avvenuta al Parco Urbano, alla presenza dell’Assessore alla Cooperazione Internazionale, Francesca Giannì, dei rappresentanti dell’associazione Hurria dei comuni dell’Empolese Valdelsa (fra i quali Andrea Mezzetti, da decenni attivamente impegnato in questo progetto) e di un gruppo di bambini bielorussi che stanno tenendo un progetto di scambio analogo a quello dei saharawi. La serata è proseguita con la cena e canti e balli messi in scena dai bimbi delle due delegazioni.
L’iniziativa della targa è stata promossa dal coordinamento delle Città gemellate con le comunità Saharawi, ed è stata accolta con favore da parte della Giunta e del Consiglio Comunale di Castelfiorentino (tra i consiglieri si segnala, in particolare, Eugenio Simoncini) che hanno condiviso pienamente l’obiettivo di diffondere i valori fondanti di questo progetto di accoglienza: pace, solidarietà, cooperazione e diritti dei bambini, al fine di promuovere le buone pratiche per la risoluzione non violenta dei conflitti e delle controversie internazionali.
«Siamo molto lieti dell'apposizione della targa al parco urbano - sottolinea Andrea Mezzetti, dell’associazione Hurria - che manifesta la vicinanza dell'Amministrazione comunale alla causa del Popolo Saharawi ed in particolare ai diritti dei popoli e dei bambini. Da 25 anni ospitiamo gruppi di bambini provenienti dai campi dei rifugiati Saharawi in Algeria con il progetto Piccoli Ambasciatori di Pace e questa targa serve anche a sottolineare questa attività spesa verso i Saharawi ma che vorremmo pensare spesa anche verso la nostra cittadinanza che si attiva positivamente per questa accoglienza, dall'Amministrazione alle tante associazioni ai singoli cittadini. Purtroppo allo stesso tempo dobbiamo rammaricarci ancora della mancata risoluzione del conflitto che genera questa situazione. Non si tratta di una mera causa umanitaria, ma di una violazione del diritto internazionale a dispetto dei Sahara Occidentale, ultima colonia dell'Africa che non ha ancora completato il suo processo di decolonizzazione. Per questo oltre al compiacimento ed al ringraziamento per la targa e per l'ospitalità che si è appena conclusa ci preme ricordare che l'impegno della nostra associazione e lo sprono verso le ammnistrazioni di ogni genere continuerà nella direzione dell'ottenimento del riconoscimento del pieno diritto dei Saharawi mantenendo la nostra attenzione ai processi di dialogo e di nonviolenza».
«È stato un piacere - sottolinea l’Assessore alla Cooperazione Internazionale, Francesca Giannì - realizzare questo piccolo simbolo per i bambini Saharawi, portatori sani di entusiasmo, ottimismo, orgoglio e buoni principi. Abbiamo scelto di collocare la targa al parco urbano perché ci piaceva l'idea che dei bambini che vengono dal deserto, qui abitassero simbolicamente nel verde, vicino ai giochi, nell'area sportiva. Sperando che i castellani che si trovino a frequentare il nostro parco possano soffermarsi in questo piccolo angolo di Castello e magari far incuriosire i propri bambini, riflettendo così sui tanti bambini, sulle tante diversità che ci sono non poi così lontano da noi».
Questo è il testo che compare sulla targa: «Nel 1993 il Comune di Castelfiorentino ha costruito un solido Patto di Amicizia e da allora intrattiene scambi culturali con il popolo saharawi. con l'impegno futuro di continuare a sostenere la risoluzione pacifica della questione politica, viene posta questa targa in onore dei valori condivisi con il popolo saharawi di rispetto dei diritti umani e, in particolare, dei diritti dei bambini».
Pubblicato il 28 agosto 2018