A Colle la voglia di ritornare a ballare

L'intervista a Nadia Lazzi, la direttrice artistica della scuola di danza Dance Group 2000 di Colle di Val d'Elsa

 NADIA LAZZI
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In Via Milazzo a Colle di Val d’Elsa c’è tanta voglia di ritornare a ballare. Ad affermarlo è Nadia Lazzi, la direttrice artistica della scuola di ballo Dance Group 2000. Da più di un anno è rimasta aperta solo per due mesi.

La scuola nasce nel 1999 per promuovere il valore della danza in Valdelsa. L’intento è sempre stato quello di promuovere un programma di avvicinamento dei bambini, dei ragazzi e degli adulti alla danza come forma d’arte. Gli occhi di Nadia Lazzi parlano da soli mentre si aggira per la scuola guardandola vuota, sentendo nelle sue vene e nel suo cuore la mancanza di musica e dei passi di danza delle sue allieve, delle sue ragazze.

Nadia Lazzi, però, sa bene che il ballo, come la vita, non è attività semplice, serve dedizione, impegno, sudore, sforzo e poche lamentazioni. Abbiamo intervistato Nadia Lazzi per scoprire quali sono le sensazioni che sta provando in questo momento.

Nadia, è strano questo pomeriggio nella tua scuola vuota?

«Stare in un ambiente del genere che è abituato ad avere tante ragazze e tante bambine che si muovono con la musica ed ora stare in silenzio è inusuale. Non siamo abituati a tutto questo e non vogliamo abituarci a tutto ciò. Abbiamo bisogno di ritornare in sala per ballare».

Quali sono le sensazioni che state provando?

«Vorrei sottolineare che noi facciamo cultura e non sport, ma non per questo dobbiamo morire. In questo settore sono molte le difficoltà economiche dettate da un anno di chiusura. La cultura è stata lasciata indietro in questa crisi. Noi non molliamo per tornare ad essere la scuola di danza per eccellenza a Colle Val d'Elsa».

Quali sono le prospettive per il futuro?

«Siamo stati aperti solo settembre ed ottobre, purtroppo, nonostante avessimo preso tutti gli accorgimenti e seguito alla lettera il protocollo che ci era stato dato. Quello che vorremmo fare è portare le ragazze il più presto possibile in sala. Anche perché tante altre realtà continuano tranquillamente a fare le loro attività, quindi non capisco perché noi non possiamo fare danza».

Avete cercato di mantenere i rapporti in questo anno nonostante lo stop?

«Sì, abbiamo cercato di fare il nostro, con le ragazze e con le famiglie con delle attività online. Siamo una grande comunità all’interno della città e ci sentiamo uniti, specialmente in questo momento».

Quale sarà il prossimo appuntamento, non appena sarà possibile?

«Avevamo un programma in mente per il ventesimo anniversario della nostra scuola, che è stato rimandato a causa pandemia. È soltanto rimandato, dovevano venirci a trovare tantissimi ospiti famosi, purtroppo è tutto fermo. L’augurio è quello di ritornare a fare tutto ciò che facevamo prima e festeggiare anche l’anniversario della nostra scuola».

Lodovico Andreucci

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Pubblicato il 11 aprile 2021

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