Siena, forte pressione sul sistema sanitario, la Asl: ''Chiediamo la massima collaborazione dei cittadini''

Negli ultimi giorni si è registrata una grande quantità di contagi nella provincia di Siena, in linea con quanto accaduto nel resto della Toscana e d'Italia, generando inevitabilmente una forte pressione sul sistema sanitari

 SIENA
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Negli ultimi giorni si è registrata una grande quantità di contagi nella provincia di Siena, in linea con quanto accaduto nel resto della Toscana e d’Italia, generando inevitabilmente una forte pressione sul sistema sanitario. L’Azienda Usl Toscana sud est ha raddoppiato le disponibilità di appuntamenti per tamponi, su tutto il territorio e quindi anche in provincia di Siena, unendo la propria offerta a quella delle farmacie e dei medici di medicina generale che hanno dato la disponibilità a svolgere questa attività.

“Ci sono giunte numerose segnalazioni - commenta il sindaco di Siena Luigi De Mossi - da parte dei cittadini. Invitiamo tutti alla massima collaborazione, stiamo vivendo giorni di estrema difficoltà, anche per l’entrata in vigore di nuove disposizioni su tamponi e quarantene. Sono convinto che le autorità sanitarie sapranno gestire con dovizia anche questi momenti estremamente difficili. Come amministrazione, come sempre punto di riferimento per i cittadini, proseguiamo nel monitoraggio continuo e nel dialogo quotidiano con le stesse autorità sanitarie, raccomandando il rispetto delle regole e auspicando il prosieguo della campagna di vaccinazione”.

Molte sono le chiamate e le mail provenienti dai nostri cittadini in questi giorni di piena emergenza sanitaria - spiega Francesca Appolloni, assessore alla Sanità del Comune di Siena - a causa dell’alto numero di contagi infatti non tutte le famiglie riescono ad essere seguite dall’inizio dell’isolamento fino al tanto atteso tampone che permette loro di uscire dalla quarantena. Giusto cercare di informarsi con le amministrazioni e tutti gli operatori sanitari coinvolti ma altrettanto fondamentale diviene ora la massima collaborazione dei cittadini. Seguire le normative e le procedure dettate dalla Regione Toscana, informarsi con il proprio medico di base e cercare di non prendere d’assalto il 118”.

“L’Azienda Usl Toscana sud est - afferma il direttore generale Antonio D’Urso - è impegnata al massimo per fronteggiare questa fase della pandemia, mettendo in campo tutte le possibili iniziative ordinarie e straordinarie. In questo frangente, l’alleanza tra istituzioni è fondamentale così come la piena collaborazione con i cittadini; a loro garantiamo ogni sforzo per superare una situazione che nel giro di pochi giorni ha prodotto numeri eccezionali sul fronte dei contagi”. In data 30 dicembre l’Asl Toscana sud est ha chiesto formalmente all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese la disponibilità a prendersi in carico tutti i tamponi effettuati nella provincia di Siena, nella convinzione che la riapertura di questa collaborazione possa, in una fase così complessa, portare benefici a tutto il sistema sanitario.

La Centrale di tracciamento dell’Asl Toscana sud est, che fino al periodo natalizio ha garantito il cento per cento dei contatti entro ventiquattro ore dalla positività, negli ultimi giorni ha dovuto fare fronte a un’enorme quantità di nuovi casi da gestire. Questo, come in tutta Italia, ha determinato ritardi che l’Azienda sanitaria sta cercando di recuperare con uno sforzo considerevole, ma che sono al centro anche di possibili adeguamenti delle procedure a livello sia regionale sia nazionale, con l’obiettivo di garantire un’automazione dei processi. Intanto, in base alle nuove disposizioni sulle priorità da seguire, il tracciamento è assicurato in tempi stretti per non vaccinati e persone fragili, mentre per le persone vaccinate e quindi esposte a minori rischi la situazione presenta ancora un arretrato importante.

Questa nuova situazione ha richiesto anche un adeguamento dell’operatività delle Usca, che prima garantivano una chiamata attiva a tutti i nuovi casi positivi, mentre adesso sono contattati in prima istanza tutti i casi sintomatici. Ogni comunicazione sul proprio stato di salute deve comunque essere rivolta anche al proprio medico di medicina generale, che valuterà gli eventuali provvedimenti da adottare.

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Pubblicato il 3 gennaio 2022

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