Aggressione autista Tiemme a Monteriggioni: la risposta del sottosegretario Toccafondi
«La risposta del sottosegretario Gabriele Toccafondi è stata chiara e soddisfacente - spiega Susanna Cenni - perché ha permesso di riscostruire in maniera puntuale e dettagliata tutta la vicenda che ha riguardato il giovane ivoriano, a partire dallo sbarco ad Augusta, fino al trasferimento presso il centro di accoglienza a Monteriggioni, dove ha fatto richiesta di protezione internazionale. Richiesta che è stata rigettata e contro cui il giovane ha fatto ricorso, che sarà affrontato in sede giudiziaria a dicembre»
Arrivata in Aula la risposta all’interpellanza urgente presentata dalla parlamentare senese Susanna Cenni sul caso dell’autista senese aggredito in località Santa Colomba da un giovane ivoriano, che si è scagliato anche contro le forze dell’ordine intervenute. Nell’interpellanza si chiedeva di far luce sulla vicenda che ha portato al ferimento del lavoratore dell’azienda dei trasporti e di ricostruire la vicenda del giovane ivoriano, arrivato in Italia nel 2014. Nel testo, inoltre, si chiedevano al Governo anche delucidazioni su eventuali iniziative a tutela della sicurezza dei lavoratori dei trasporti.
«La risposta del sottosegretario Gabriele Toccafondi è stata chiara e soddisfacente - spiega Susanna Cenni - perché ha permesso di riscostruire in maniera puntuale e dettagliata tutta la vicenda che ha riguardato il giovane ivoriano, a partire dallo sbarco ad Augusta, fino al trasferimento presso il centro di accoglienza a Monteriggioni, dove ha fatto richiesta di protezione internazionale. Richiesta che è stata rigettata e contro cui il giovane ha fatto ricorso, che sarà affrontato in sede giudiziaria a dicembre. Tanti, inoltre, sono stati gli episodi in cui le autorità hanno dovuto revocare le misure di accoglienza al giovane, che negli anni ha abbandonato il centro di ricovero senese senza autorizzazione. Episodi che dimostrano come da parte delle autorità locali e regionali c’è sempre stata una forte attenzione per la vicenda del giovane ivoriano che oggi si trova in carcere a Siena e nei confronti del quale è stato avviato un procedimento penale per tentato omicidio con udienza fissata per il 21 dicembre prossimo».
«Il caso di Siena – ha concluso Cenni – è molto complesso, perché legato sia a una vicenda di immigrazione, che a una reale difficoltà psichica del giovane. Sono convinta che il monitoraggio adeguato dei casi da parte delle forze dell'ordine e la costituzione del comitato provinciale per l'ordine che si è insediato a Siena all’indomani dall’episodio di Santa Colomba siano le risposte più adeguate e mi auguro adeguatamente supportate dal Ministero degli interni. La vicenda, infatti, va affrontata rigettando la demagogia e cercando di individuare forme, sistemi e procedure come quelle messe in campo dal comitato senese, che grazie anche al coinvolgimento dei rappresentai dell’azienda Tiemme, ha messo in campo alcune misure a partire dall’installazione di barriere di protezione per gli autisti e fino alla creazione di un sistema di allarme collegato alle forze dell’ordine, che saranno impegnate in un maggiore controllo dei percorsi delle autolinee. Fondamentali sono il consolidamento di una rete, come quella che ha contraddistinto in questi anni il nostro territorio e la nostra regione, dove sindaci, autorità locali, forze di polizia e associazioni lavorano per tenere insieme protezione, accoglienza e sicurezza e le massime garanzie per la sicurezza di lavoratori dei trasporti e dei passeggeri per le quali non dovranno mancare iniziative di sostegno da parte anche del Governo».
Pubblicato il 22 settembre 2017