Al via Buy Food Toscana, la grande vetrina dell'agroalimentare

L'evento è dedicato agli addetti ai lavori, ma il clima contagerà l'intera città di Siena, grazie alla collaborazione di Fipe Confcommercio e Confesercenti con il coordinamento della Fondazione Qualivita: da venerdì 7 a domenica 9 giugno, infatti, i ristoranti aderenti alle due associazioni di categoria offriranno degustazioni e speciali menu a tema. Alla prima edizione di BuyFood Toscana si affianca così il primo 'Fuori BuyFood', programma di eventi collaterali

 SIENA
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Venerdì 7 giugno Siena ospiterà la giornata evento dedicata al meglio dei prodotti agroalimentari Dop, Igp e Agriqualità della Toscana. Le specialità gastronomiche saranno presentate a stampa, stakeholder e buyer internazionali, ma stand e prelibatezze regionali invaderanno anche la città grazie a menù dedicati nei ristoranti senesi.

«Questa è l'edizione zero del Buy Food Toscana - ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi - che nasce dalla convinzione della forza e della qualità dei prodotti tipici toscani, per rafforzare l'idea che la Toscana non solo offre prodotti d'eccellenza, ma lavora sulla tracciabilità, sul rapporto col consumatore, sull'innovazione. Con questa edizione diamo il via ad un percorso che può innescare vantaggi importanti per tutta la filiera agroalimentare, anche perchè le produzini di qualità sono fortemente legate all'identità territoriale».

La Toscana è una delle regioni più apprezzate per la sua offerta agroalimentare. Vanta ben 16 DOP e 15 IGP che la piazzano al primo posto insieme al Veneto per numero di riconoscimenti (ma che, sommati alle 58 DOP e IGP dei vini, la pongono al primo posto in Italia). 31 prodotti unici che, proprio per la loro eccellenza, hanno ottenuto il riconoscimento dall'Unione Europea, che ne garantisce caratteristiche inimitabili e fortemente legate al territorio di produzione. Ma quanto vale la Toscana delle eccellenze agroalimentari? Secondo i dati Ismea elaborati per BuyFood Toscana 2019 il valore è pari a 111 milioni di euro (9a regione d'Italia), escludendo il comparto (assai rilevante) del settore panetteria e pasticceria che, secondo una stima, potrebbe portare il totale a 130 milioni di euro. A livello di singola provincia toscana, la più importante in termini di valore prodotto in ambito delle indicazioni geografiche e denominazioni di origine toscane del food (indicate come "IG") risulta essere Grosseto con 35 milioni di euro, seguita da Siena con 24 milioni di euro e Arezzo con 18 milioni di euro. Interessante anche il dato sull'export delle IG: ha un valore totale sti mato di quasi 50 milioni di euro. I principali mercati di destinazione sono USA (38%), Germania (21%), UK (13%), Canada (5%) e Giappone (3%). Queste cinque destinazioni coprono l'80% dell'export.

Per ampliare la conoscenza e la commercializzazione dei prodotti alimentari IG made in Tuscany nasce oggi Buy Food Toscana, la prima vetrina internazionale dedicata ai prodotti Dop, Igp e Agriqualità della Toscana. Sono 50 i buyer attesi da tutto il mondo, di cui una ventina da Paesi extraeuropei, tra cui Australia, Brasile, Canada, Corea del Sud, Emirati Arabi, Giappone, Hong Kong, Israele, Russia, Stati Uniti. Ad ospitare l'edizione numero zero della manifestazione, venerdì 7 giugno, sarà Siena, una delle città che guida la classifica del valore prodotto in termini di food&wine in Toscana e in Italia. 50 le aziende presenti nel complesso di Santa Maria della Scala (piazza Duomo, 1), insieme ai rappresentanti di 16 fra Consorzi e Associazioni di tutela, che saranno i veri protagonisti della giornata. BuyFood Toscana 2019 è organizzata dalla R egione Toscana in collaborazione con PromoFirenze, azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, grazie alla collaborazione del Comune di Siena e al supporto della Fondazione Qualivita. L'evento si avvale della sinergia di Vetrina Toscana, il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio toscano.

Cinque le categorie di prodotti presenti: "formaggi, latte e derivati", rappresentati dal Pecorino delle Balze Volterrane DOP e dal Pecorino Toscano DOP; "olio extra vergine d'oliva", che avrà per alfieri l'Olio extravergine di oliva Chianti Classico DOP, l'Olio extravergine di oliva Seggiano DOP, l'Olio extravergine di oliva Toscano IGP; "pani, dolci e farine", con i Cantucci Toscani IGP, il Pane Toscano DOP, il Panforte di Siena IGP e i Ricciarelli di Siena IGP, a cui si aggiungono, per l'Agriqualità, la pasta secca e ripiena; "prodotti vegetali", rappresentati dal Farro della Garfagnana IGP, dal Marrone del Mugello IGP e Castagna Monte Amiata IGP, oltre all'orzo tostato Agriqualità; "salumi e carni fresche", presenti in forze con Cinta Senese DOP, Finocchiona IGP, Prosciutto Toscano DOP e Vitellone bianco dell' Appennino Centrale IGP.

Ad aprire i lavori alle 9.30 di venerdì 7 giugno i saluti dell'assessore regionale all'Agricoltura Marco Remaschi, del sindaco di Siena Luigi De Mossi e del presidente della Camera di commercio di Arezzo e Siena Massimo Guasconi. A seguire, la presentazione della ricerca a cura di Cesare Mazzetti (Fondazione Qualivita) e lo show-cooking condotto dalla foodwriter Giulia Scarpaleggia, in arte Juls' Kitchen. Alle 14.30 l'incontro stampa aperto dall'assessore Remaschi e dal sindaco De Mossi e, dedicato a scoprire dati e tendenze relative alla qualità dei prodotti agroalimentari toscani – a cura di Mauro Rosati della Fondazione Qualivita - e alla presentazione dei prodotti a marchio Dop e Igp, condotta da Luisanna Messeri, con la partecipazione di 16 Consorzi di tutela e di originali testimonial.

Nel pomeriggio, inoltre, si susseguiranno una serie di incontri B2B tra aziende e buyer, secondo un fitto calendario di appuntamenti. Per creare opportunità di business mirate, le agende degli incontri tra buyer e seller vengono generate da un sistema di matching che incrocia i loro rispettivi profili. Un primo dato interessante registrato per questa edizione è il 75% di perfect matching, e cioè da una preferenza reciproca espressa da seller e buyer.

Pubblicato il 4 giugno 2019

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