Osservatorio Polifunzionale del Chianti: si impara anche ad osservare il cielo prima che arrivino le stelle

I volontari dell'Osservatorio polifunzionale del Chianti studiano i fenomeni meteo per aiutare la ricerca scientifica e l'agricoltura

 BARBERINO TAVARNELLE
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Che tempo fa nel Chianti? Quali sono i livelli di umidità e pressione sulle colline fiorentine e valdelsane? Per i volontari dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti che da anni condividono e coltivano la meteopassione, avvalendosi delle diverse strumentazioni e delle applicazioni tecnologiche presenti nella struttura, non è mai un mistero. Anzi è come un libro da leggere o consultare ogni giorno con gli occhi della scienza. Lo studio delle condizioni atmosferiche del territorio stimola lo sviluppo di competenze innovative che si traducono in progetti e servizi inediti a misura di astronomo e agricoltore.

Simone Nardini e Leonardo Salvini, laureato in Scienze forestali il primo, laureando in fisica il secondo, curiosi e attenti a comprendere i fenomeni atmosferici e le trasformazioni climatiche, sono i referenti della stazione meteorologica e agrometeorologica dell’Opc, di cui responsabile scientifico è l’astronomo Emanuele Pace dell’Università di Firenze. L'interesse per la scienza che studia le condizioni del tempo ha spinto i due citizen science a sperimentare progetti di carattere informativo, divulgativo e didattico, ed elaborare periodicamente bollettini meteo per aiutare ad osservare meglio lo spazio e a coltivare con maggiore consapevolezza la terra.

Grazie al volontariato scientifico che ruota intorno all'Osservatorio dove sono attive quattro stazioni, meteo, ambientale, sismica e astronomica, la struttura  di proprietà del Comune di Barberino Tavarnelle, che è uno dei centri di eccellenza a livello internazionale per lo studio degli esopianeti, si arricchisce di nuove potenzialità con un'attività di ricerca che mette in campo vari progetti sui fenomeni atmosferici: dall'analisi dei temporali e delle fulminazioni allo studio che si avvale di speciali software finalizzato a riconoscere e identificare le nuvole e le loro caratteristiche.

“Il progetto fulmini e saette - spiegano Simone Nardini e Leonardo Salvini - analizza le possibilità dei temporali nel nostro territorio attraverso lo studio delle condizioni ideali per la formazione delle precipitazioni come la geomorfologia del terreno, i getti in quota o il riscaldamento del terreno da parte del sole, il Nubilario è un’iniziativa che proponiamo anche alle scuole per trasmettere dati e informazioni sull'origine e la formazione delle nuvole che hanno caratteristiche diverse fra loro e ne permettono l’identificazione”.

Altro progetto sperimentale, appena nato, è l’Astro - Meteo OPC che consiste nella realizzazione di un bollettino ad uso e consumo degli astronomi contenente informazioni meteo ed astronomiche che permettono di effettuare osservazioni in condizioni ottimali. “L’Opc - aggiungono - è anche stazione agrometeorologica e attraverso una serie di strumenti e sensori siamo in grado di fornire elementi e indicazioni puntuali agli agricoltori per monitorare, prevenire e tutelare le loro coltivazioni dall'attacco di particolari agenti patogeni, diamo informazioni sulla bagnatura fogliare, l'umidità del terreno e l’evapotraspirazione”.

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Pubblicato il 24 ottobre 2021

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