Alla pieve di Sant'Appiano in scena 'Il giallo del Santo 'Senza nome' di Francesco Mattonai

L'iniziativa nell'ambito delle Notti dell'Archeologia sabato 16 luglio alle 18.30

 BARBERINO TAVARNELLE
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Nell'ambito delle Notti dell'Archeologia, iniziativa promossa dalla Regione Toscana con aperture straordinarie serali ed eventi in musei, parchi ed aree archeologiche della Toscana, si svolgerà lo spettacolo Il giallo del Santo senza nome' di Francesco Mattonai. L'appuntamento è per sabato 16 luglio alle 18.30 in Strada di Sant'Appiano a Barberino Tavarnelle.

Il giallo del 'Santo senza nome': introduzione allo spettacolo

A vederla adagiata sui colli che scendono in val d’Elsa, la pieve di Sant’Appiano sembra avere una storia semplice, come tante altre Pievi sparse sul territorio. La sua atmosfera placida è però rotta da quattro antiche colonne dai capitelli decorati poste di fronte alla facciata della chiesa.

Questo elemento inusuale apre la porta a una storia affascinante, nascosta nelle pieghe del tempo, lungo XV secoli. Da qui Francesco Mattonai è partito a indagare e ha realizzato una narrazione teatralizzata sulla pieve, alla ricerca della verità storica sull’esistenza del santo, in un racconto intitolato: Il giallo del Santo “Senza Nome”. A dispetto delle reliquie e della storia tramandata dai fedeli, alcuni oscuri e inaspettati avvenimenti gettano un dubbio sulla vicenda. Era davvero solo un pescatore ligure? Non avrei mai pensato di incontrare sul cammino di un Santo la tomba di un Cavaliere, un messale dalle pagine strappate, un antico cimitero riportato casualmente alla luce. Indizi, prove, vicoli ciechi: una vera detective story alla ricerca dell’identità di Sant’Appiano (F.M.).

Il giallo del Santo “Senza Nome” è un racconto dal vivo, col piglio dell’indagine, che inizia con la luce del pomeriggio e prima che il tramonto giunga sulla pieve prova riannodando i fili, a risolvere il mistero. Lo spettacolo è anche l’occasione per scoprire e approfondire la pieve: la sua chiesa (coi riferimenti all’architettura romanica), l’antico battistero, i ritrovamenti archeologici del tempo dei romani (conservati nel museo Antiquarium). Un giro virtuale e fisico per il pubblico, guidato dal racconto, che a ritroso scava nella memoria del tempo, fino a tornare al V secolo e trovarsi faccia a faccia col Santo Senza Nome.

Il giallo del Santo ‘Senza nome’: il progetto 

A partire dal 2020, mi sono dedicato a quello che viene definito storytelling del territorio, ovvero il racconto in forma teatralizzata di vicende storiche riguardanti il comune di Barberino Tavarnelle, specie nel periodo medievale. Ho riportato in questa esperienza il mio cammino di autore e attore di teatro di narrazione. Oltre ai temi locali l’altra grande novità è stata l’uscita dai teatri (anche per le chiusure effettuate) a favore di spettacoli all’aperto, di strada e itineranti, sempre basati sul racconto di fatti o personaggi particolari.

Col passare degli anni si è formato un percorso di storie che ho definito “Storie di Semifonte” che è iniziato all’interno del centro storico di Barberino, poi attorno alla cupola di Semifonte e anche presso la pieve di Sant’Appiano.

Il giallo del Santo senza nome è stato in realtà il secondo di questi esperimenti e con gli altri ha in comune alcuni elementi: in primis lo stile di racconto diretto, tra me che narro a chi mi sta ascoltando, lasciando l’interpretazione di personaggi solo ad alcuni specifici momenti. Infatti ogni volta incontro lungo il mio racconto i personaggi di cui sto parlando e dando loro voce aggiungo altre sfumature alla performance. Nei tre spettacoli ho interpretato santi, poeti, fantasmi, nobili e papi e Nel “giallo del Santo” un cavaliere e, infine lo stesso Santo senza nome, che darà la sua versione dei fatti. Ogni apparizione è giocata su un elemento di vestiario: una tunica, un cappello; su un accessorio: una spada, uno scudo per rendere più evidente che una nuova figura sta prendendo il posto del narratore.

Francesco Mattonai

Organizzazione e associazioni coinvolte nell’iniziativa

Tutti gli racconti di “Storie di Semifonte” sono stati realizzati con l’aiuto e l’organizzazione della Proloco Barberino val d’Elsa - Gruppo archeologico Achu, che gestisce la Cupola di Semifonte e l’Anticuarium, il museo presso Sant’Appiano. Col contributo dell’amministrazione di Barberino Tavarnelle è stato possibile avviare il progetto. La prossima replica de Il “Giallo del Santo...” a Sant’Appiano è inserita all’interno delle Notti dell’Archeologia 2022 e vedrà lo spettacolo nella sua versione originale, all’aperto nel piazzale antistante la Pieve, dopo che la prima realizzazione, lo scorso 6 novembre, si è svolta all’interno della chiesa.

Per info: 3920989829 [email protected]

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Pubblicato il 14 luglio 2022

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