Allevatore di uccellini da richiamo non in regola

Sequestrati documenti, farmaci, mezzi non consentiti per la caccia e oltre cento uccelli tra merli, tordi e cesene. ll doping esiste anche per gli uccelli da richiamo

 MONTELUPO FIORENTINO
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I Carabinieri della sezione Forestale di Empoli e del NIPAAF (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale) del Gruppo CC Forestale di Firenze, con la collaborazione di due inanellatori ed un medico veterinario, nominati ausiliari di PG, hanno effettuato un controllo presso un allevamento di avifauna, adibito a richiami vivi per l’esercizio venatorio, gestito da un pensionato italiano e sito nel Comune di Montelupo Fiorentino.

Detenuti dentro ad un frigorifero

Dal controllo è emerso che in uno dei locali adibiti all'allevamento erano detenuti all'interno di un frigorifero numerosi farmaci, sia ad uso veterinario che umano, fra i quali alcuni ad effetto dopante. Per la detenzione di tali farmaci non veniva attestata la lecita provenienza, ma veniva riferito verbalmente che questi venivano utilizzati per un progetto scientifico sperimentale. Tale progetto non è però mai stato autorizzato a norma della legislazione vigente sulla sperimentazione animale quindi non era giustificabile in nessun modo la presenza di tali farmaci rinvenuti nell’allevamento, inoltre non è stata riscontrata e fornita nessuna documentazione attestante le prescrizioni dei farmaci da parte di medici veterinari, né da parte di medici per i farmaci ad uso umano.

La perquisizione

Vista la situazione, i militari, sentito il magistrato d’urgenza della Procura della Repubblica di Firenze, hanno eseguito una perquisizione nei locali nella disponibilità dell’allevatore, trovando altri farmaci dopanti e reti da uccellagione che sono mezzi di caccia non consentiti. Il titolare dell’allevamento è stato denunciato per maltrattamento di animali per la somministrazione di sostanze dopanti, esercizio abusivo della professione medico veterinaria, e per minacce rivolte ad un Ufficiale dell’Arma nel corso delle operazioni. Durante la perquisizione sono stati sequestrati documenti, molti farmaci anche dopanti, reti da uccellagione e oltre cento uccelli che erano presenti nell’allevamento costituiti da tordi, merli e cesene. Gli uccelli sono stati trasferiti presso un centro specializzato fuori Regione.

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Pubblicato il 30 gennaio 2020

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