Alluvione, tante iniziative per il 50° anniversario a Castelfiorentino

Si avvicina il 50° anniversario dell’alluvione (4 novembre 1966), una ricorrenza che Castelfiorentino si appresta a celebrare attraverso un nutrito calendario di iniziative. Una riflessione, dunque, a tutto tondo su ciò che è avvenuto cinquant'anni fa, che vide il Comune di Castelfiorentino come uno dei territori più colpiti nell'Empolese Valdelsa ma anche sul lavoro fatto dalle istituzioni sul versante della prevenzione, affinché determinati fatti non potessero più ripetersi

 
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Si avvicina il 50° anniversario dell’alluvione (4 novembre 1966), una ricorrenza che Castelfiorentino si appresta a celebrare attraverso un nutrito calendario di iniziative e, in particolare, con video e testimonianze inedite recuperate grazie al coinvolgimento e alla partecipazione delle associazioni e di numerosi cittadini. Una riflessione, dunque, a tutto tondo su ciò che è avvenuto cinquant’anni fa, che vide il Comune di Castelfiorentino come uno dei territori più colpiti nell’Empolese Valdelsa (anche in termini di perdita di vite umane) ma anche sul lavoro fatto dalle istituzioni sul versante della prevenzione, affinché determinati fatti non potessero più ripetersi.

Appuntamento, dunque, per il 4 novembre – dove fin dal mattino (ore 10.00) – la Prociv effettuerà un’esercitazione di un’ora con il movimento delle cateratte e la chiusura del ponte sull’Elsa. Nel pomeriggio, alle ore 17.00, inaugurazione al Ridotto del Teatro del Popolo della mostra sulla “memoria collettiva” della comunità castellana sull’alluvione, cui seguirà (ore 18.00) la proiezione di alcuni video. Una giornata raccontata dunque attraverso le immagini, ma anche con filmati e decine di testimonianze inedite che consentiranno di ripercorrere il vissuto della popolazione in quei momenti drammatici.

Come si ricorderà, Castelfiorentino fu uno dei comuni più devastati della Valdelsa: oltre ai danni ingenti, procurati a centinaia di abitazioni, attività commerciali, artigianali, agricole e industriali (oltre 5 miliardi di lire, secondo una stima dei danni fatta all’epoca) si verificarono anche 4 morti, tre dei quali in seguito all’esplosione di una casa (Guido Borghi, Giovanni e Vittorio Cortini, Rosa Grassi). Proprio nel ricordo delle vittime, il Comune di Castelfiorentino invierà il 4 novembre una rappresentanza istituzionale con il Gonfalone alla Santa Messa che sarà celebrata a Firenze nella Basilica di Santa Croce dal Cardinale Arcivescovo Giuseppe Betori e alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.

«Il nostro primo pensiero per questa ricorrenza – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – va alle vittime di Castelfiorentino e alle loro famiglie, le cui ferite non si sono più emarginate dopo quella giornata. Il nostro Comune fu sicuramente uno dei più colpiti nell’Empolese Valdelsa, ma ebbe anche la straordinaria forza di riprendersi, rimboccandosi subito le maniche per ripulire i negozi, i capannoni, le strade, dando prova di una grande capacità di iniziativa autonoma, anche nei giorni successivi quando cominciarono ad arrivare i soccorsi da tutta la Regione. Oggi, un evento come il 1966 è molto difficile che si verifichi grazie alla Cassa di Espansione, che ha preservato la maggior parte del nostro territorio anche in occasione del nubifragio eccezionale che si è abbattuto su Castelfiorentino lo scorso 23 aprile. Tuttavia sappiamo che su questo fronte non ci possiamo fermare; il clima è cambiato, e che l'attuale sistema fognario e di mitigazione del rischio idrogeologico abbia delle criticità lo riscontriamo in occasione delle "bombe d'acqua" che purtroppo sono  sempre meno rare, per non parlare della situazione che riguarda nello specifico la zona di Madonna della Tosse. Stiamo lavorando con le istituzioni cui compete questa materia (Acque, Consorizio di Bonifica, Regione Toscana) per definire interventi e soprattutto risorse per attuarli».

Alla mostra al Ridotto, che rimarrà aperta fino al 24 novembre (orario CineMario Monicelli, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 21.15, sabato dalle ore 18.00, domenica dalle ore 15.00), hanno collaborato le associazioni “Sei di Castelfiorentino se…”, “Amici di Castello”, “Toscana 2016” e Gruppo Paleontologico “C. De Giuni”. Nel medesimo periodo (e fino al 30 novembre) la Biblioteca Comunale “Vallesiana” organizzerà una mostra bibliografico-documentaria dal titolo “Elsa e Arno: due fiumi in piena”.

Infine, il 10 dicembre, la Prociv organizzerà con le scuole di Castelfiorentino una esercitazione per saper gestire un’emergenza di questo tipo.

Pubblicato il 31 ottobre 2016

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