Alzheimer e musei: al BeGo anziani protagonisti di Storie ad Arte

Obiettivo dei quattro incontri è stato quello di creare un'occasione per far vivere un momento di appagamento e benessere alle persone con Alzheimer recuperando la consapevolezza dell'importanza dell'arte per arricchire e potenziare la propria vita. Le persone anziane hanno potuto instaurare una serie di relazioni positive con l'ambiente museale e il patrimonio, con i propri familiari e tra di loro, all'interno di un contesto culturale aperto alla sperimentazione, accogliente e valorizzante delle capacità espressive multimodali di ciascuno

 
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Dopo essersi confermato come museo di rilevanza regionale per le attività svolte non solo negli ambiti della didattica e dei laboratori per famiglie e bambini, ma anche per l’impegno mostrato nell’inclusione sociale oltre che nella valorizzazione e promozione del patrimonio artistico, il Museo BeGo (Benozzo Gozzoli) di Castelfiorentino ha portato a termine la prima fase dell'annualità 2017 del progetto Storie ad Arte, dedicato alle persone con Alzheimer e ai loro caregiver.

L’esperienza, che si rinnova ogni anno dal 2014 e coinvolge il personale formato dei Servizi educativi del Museo insieme agli animatori geriatrici del territorio, per il 2017 ha visto la partecipazione ed il supporto a titolo gratuito dell’artista toscano di fama internazionale Marco Borgianni. Le strutture del territorio coinvolte sono state quattro: tre R.S.A. - “Villa Serena” di Montaione, “Pablo Neruda” e l’E.M.D. “Ciapetti” di Castelfiorentino - e il Centro diurno “I Tigli” di Certaldo.

Le persone anziane, insieme ai loro caregiver, sono state coinvolte in diverse attività manuali, stimolate all'utilizzo della creatività e della fantasia e incoraggiate a condividere con gli altri i risultati. Insieme a Marco Borgianni hanno preso parte al processo di creazione artistica: prima hanno dipinto con diversi colori alcune tele bianche, poi le hanno ricoperte con uno strato di tempera ad olio nera; successivamente, con la giusta strumentazione, hanno ‘grattato’ la superficie per riscoprire i colori, creando linee e forme, seguendo ciò che sentivano di voler esprimere.

Obiettivo dei quattro incontri è stato quello di creare un'occasione per far vivere un momento di appagamento e benessere alle persone con Alzheimer recuperando la consapevolezza dell'importanza dell'arte per arricchire e potenziare la propria vita. Le persone anziane hanno potuto instaurare una serie di relazioni positive con l'ambiente museale e il patrimonio, con i propri familiari e tra di loro, all'interno di un contesto culturale aperto alla sperimentazione, accogliente e valorizzante delle capacità espressive multimodali di ciascuno. Al termine dei lavori, fondamentale è stato il momento di confronto tra anziani, caregiver e l'artista Borgianni nel commentare le creazioni, raccontare ciò che hanno provato mentre la realizzavano e dare un titolo ad ogni opera.

I lavori realizzati verranno ‘restituiti’ alla cittadina di Castelfiorentino con una mostra che sarà allestita il prossimo febbraio nelle sale del BeGo.

«Storie ad arte un’esperienza davvero bella e stimolante, che mi ha sensibilizzato e arricchito anche dal punto di vista artistico oltre che umano - afferma Marco Borgianni -. È stata la prima volta che ho preso parte ad un progetto di questo tipo con persone anziane fragili e mi piace pensare che l’arte possa essere il mezzo, e non la terapia, che riesca ad estrapolare quello che le persone con Alzheimer hanno dentro ma non riescono ad esprimere. Sono convinto che la sperimentazione artistica possa essere un contributo importante anche per persone che soffrono di altre patologie. Il Museo Benozzo Gozzoli avrà certamente il mio sostegno: quello che posso offrire è a disposizione per questi progetti». 

«Storie ad Arte ha contribuito a rafforzare e rendere sempre più esplicita la missione del nostro museo: quella di luogo accessibile, accogliente, impegnato attivamente a soddisfare le esigenze dei suoi pubblici e a lavorare per l’inclusione sociale, soprattutto per le persone particolarmente fragili - dichiara Serena Nocentini, direttore scientifico del BeGo -. Per questo, dopo tre anni di sperimentazione si apre una nuova fase del progetto, che ironicamente mi piace chiamare 3.0. Il progetto si è infatti arricchito grazie al lavoro dell’artista Marco Borgianni; un lavoro di ricerca, originale e in parte inedito che ci ha visto cooprogettare l’esperienza insieme: artista, direttore, servizi educativi del Museo con Alice Vignoli e Stefania Bertini e Silvia Melani animatrice geriatrica che da anni lavora, anche in contesti museali, con le persone anziane fragili e chi se ne prende cura. Ci siamo poi avvalsi del prezioso supporto di Miriam Mandosi che si sta occupando del monitoraggio e della valutazione del progetto. Al BeGo crediamo fermamente che l'arte possa aiutare le persone con Alzheimer a rimanere socialmente vive, anche insieme ai propri cari».

Storie ad Arte è inserito nel progetto Museo For All, realizzato grazie al determinante contributo della Fondazione CR di Firenze per la durata di tre anni: l’obiettivo è quello di potenziare il percorso di accessibilità e inclusione sociale che il Museo Benozzo Gozzoli ha intrapreso nel 2013, anno in cui rese accessibile il proprio patrimonio artistico a ciechi e ipovedenti, coinvolgendo e rendendo fruibile l’arte alle persone con disabilità fisiche, sensoriali e intellettivo-cognitive.

Pubblicato il 18 dicembre 2017

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