Ambiente, Galletti (M5S): ''A Colle di Val d'Elsa Regione assente. Così muore il Parco fluviale''

Irene Galletti, candidata alla presidenza della Regione Toscana per il Movimento 5 stelle, tra sabato e domenica ha svolto un tour nel senese, tra Chiusi, San Quirico e Colle Val D'Elsa

 COLLE DI VAL D'ELSA
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Il paesaggio toscano è una delle risorse più preziose che abbiamo ed è grave che la Regione fino ad oggi non abbia fatto nulla per preservare il parco fluviale della Val d’Elsa. Evidentemente questa area, che di recente è diventata meta di centinaia di persone ogni giorno, è troppo periferica per meritare le attenzioni di Rossi e Giani. Da 4 anni, infatti, il Comune, in qualità di gestore dell' A.N.P.I.L., ha chiesto alla Regione che l'area sia riconosciuta come parco naturale in base alla nuova normativa regionale, ma senza ottenere risposta. Il parco è quindi in una fase di incertezza e nessuna delle autorità preposte si è preoccupata di incaricare Arpat di verificare se le acque siano o meno balneabili, nonostante migliaia di colligiani e di turisti vi si immergano ogni anno. Un disinteresse che non stupisce. In questi anni, Rossi e Giani non hanno avuto tempo per le periferie dell’impero, così come non hanno avuto tempo di ascoltare i bisogni reali dei cittadini. Per questo ci siamo noi”.

Così Irene Galletti, candidata alla presidenza della Regione Toscana per il Movimento 5 stelle, che tra sabato e domenica ha svolto un tour nel senese, tra Chiusi, San Quirico e Colle Val D’Elsa, dove ha incontrato attivisti, cittadini e comitati. Al Parco fluviale è stata accompagnata dai due candidati del collegio senese, Alessandro Panti e Cristina Rescigno.

Il 10 agosto una Conferenza dei servizi dovrà esaminare uno dei due progetti inerenti il potenziamento di un impianto idroelettrico già esistente in questa area – aggiunge Galletti – Progetti impattanti che ridurranno la portata dei corsi d’acqua del parco fluviale. Vigileremo affinché la soluzione individuata sia quella più sostenibile non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto ambientale. In caso contrario, si tratterebbe dell’ennesimo tradimento”.

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Pubblicato il 27 luglio 2020

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