Am(e)leto, un successo davvero “fuori dal Comune” a Castelfiorentino
Lo spettacolo, replicato per il pubblico il sabato sera, prevedeva infatti una sorta di “anteprima” nel corso della mattinata, nell’ambito di un progetto sulla “Festa della Toscana” promosso dal Comune di Castelfiorentino e dall’Istituto “F. Enriques” (con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana) finalizzato a far conoscere figure e momenti significativi delle riforme leopoldine tra ‘700 e ‘800
Oltre 200 studenti dell’Istituto Superiore “F. Enriques” e dell’Istituto Comprensivo di Castelfiorentino hanno assistito sabato mattina (4 marzo) allo spettacolo “Am(e)leto. Storie di coltri, colmate e uomini veri”, produzione della compagnia “fuori da i’ Comune” dedicata alla storia di una famiglia mezzadrile dell’’800. Una vicenda immaginata, ma verosimile, ambientata a Meleto, la fattoria che fu di Cosimo Ridolfi e che ebbe quale protagonista Agostino Testaferrata e le sue “colmate di monte”, una tecnica innovativa di bonifica collinare sperimentata in Valdelsa in epoca leopoldina.
Lo spettacolo, replicato per il pubblico il sabato sera, prevedeva infatti una sorta di “anteprima” nel corso della mattinata, nell’ambito di un progetto sulla “Festa della Toscana” promosso dal Comune di Castelfiorentino e dall’Istituto “F. Enriques” (con il contributo del Consiglio Regionale della Toscana) finalizzato a far conoscere figure e momenti significativi delle riforme leopoldine tra ‘700 e ‘800.
Ampia la partecipazione degli studenti dell’Enriques, presenti con tutte le classi (prime e seconde) del nuovo indirizzo Agrario (coordinate dal Prof. Daniele Mangini), le classi quarte del Liceo e del Tecnico Economico, due quinte del Professionale aziendale e dell’Alberghiero, e infine il Consiglio Comunale dei Ragazzi (composto da studenti dell’Istituto Comprensivo), i quali hanno potuto così toccare con mano – attraverso la voce degli “ultimi” (ovvero i coloni) – la vita reale di una famiglia contadina dell’epoca, i suoi problemi, i sentimenti, le dure condizioni – spesso servili - imposte dai patti colonici.
E’ in questa ricostruzione “dolce amara” del rapporto con la proprietà che si inseriscono le “colmate di monte” del Testaferrata, fattore di Meleto, che affidava appunto alle sole “braccia” dei mezzadri la realizzazione dei suoi progetti di bonifica collinare, decisivi per arrestare i processi erosivi e per conquistare nuove terre alla coltivazione.
Prima dello spettacolo, e al fine di ricordare le finalità del progetto, sono intervenuti Diego Conforti (attore e regista della compagnia), il prof. Daniele Mangini (in rappresentanza dell’Istituto “F. Enriques”), il prof. Gerardo Di Fonzo (dirigente scolastico Istituto Comprensivo) e infine Laura Rimi (consigliere comunale) in rappresentanza del Comune di Castelfiorentino. Come si ricorderà la Compagnia “Fuori da i’ Comune” è nata appena tre anni fa, ed è composta quasi interamente da dipendenti del Comune di Castelfiorentino.
«Abbiamo voluto inserire questo spettacolo nel progetto che abbiamo presentato in occasione della Festa della Toscana – sottolinea il presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Ginori – perché riteniamo fondamentale stimolare l’interesse dei giovani per la nostra storia con tutti i linguaggi, compreso quello teatrale. La trama, incentrata sulla storia di Agostino Testaferrata e sulle ricadute sociali delle sue innovazioni all’interno di una famiglia colonica, si è rivelata avvincente, ironica, a tratti pungente, come si conviene ad una famiglia toscana. I ragazzi si sono divertiti molto, il che non guasta per il fine che ci eravamo posti, ovvero richiamare la loro attenzione. Colgo l’occasione per ringraziare i dirigenti e i docenti delle scuole che hanno partecipato, il regista della compagnia Diego Conforti, gli attori, e infine Laura Rimi che mi ha sostituito il giorno dello spettacolo, al quale non ho potuto essere presente per motivi personali».
«Essendo presente all’iniziativa di sabato mattina – sottolinea Laura Rimi, consigliere comunale - posso affermare che è stata molto gradita. Lo spettacolo teatrale “Am(e)eleto” è piaciuto molto ai ragazzi, sia a quelli più piccoli dell’Istituto Comprensivo, presente con il CCR, sia a quelli più grandi. Ritengo che sia molto importante parlare della nostra storia locale, soprattutto delle nostre eccellenze e dei nostri personaggi storici, come Testaferrata e Cosimo Ridolfi, perché a scuola è difficile parlarne e quindi non sempre sono così conosciute come dovrebbero. In questo senso, l’iniziativa si è sposata molto bene con le finalità più generali della Festa della Toscana, che sono quelle di raccontare le riforme, i diritti e la cultura che hanno fatto della nostra Regione un baluardo di civiltà ed ancora oggi un esempio di modernità culturale».
«Uno spettacolo quanto mai gradito dai ragazzi – sottolinea il prof. Daniele Mangini, insegnante dell’Enriques – che ci ha offerto la possibilità di approfondire alcuni temi che Diego Conforti e Valerio Desideri avevano avuto modo di illustrarci il giorno precedente, durante un incontro tenuto nell’auditorium dell’Istituto. Nelle prossime settimane – conclude Mangini – completeremo il percorso formativo con delle escursioni a Meleto».
Pubblicato il 6 marzo 2017