Ance Siena: ''Senza accelerare e snellire procedure pubbliche non c'è rilancio''

"Inspiegabile dietrofront del Governo e impossibile rilancio dell’economia se le annunciate misure urgenti sull’accelerazione degli investimenti per far partire le opere pubbliche fossero state eliminate nell’ultimo testo del decreto"

 SIENA
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In attesa del testo definitivo del cosiddetto Decreto rilancio approvato ieri in tarda sera dal Consiglio dei Ministri. “Stando agli ultimi testi circolati, attraverso la nostra Associazione Nazionale, sarebbe stato espunto dal decreto tutto il capitolo degli appalti pubblici comprese le misure per accelerare gli investimenti e per garantire pagamenti regolari alle imprese”, “Non si può parlare di vero rilancio dell’economia senza misure concrete per sostenere gli investimenti pubblici e per sostenere le imprese che devono realizzarli”, sottolinea il Presidente Ance Siena Andrea Tanzini.

Si tratterebbe peraltro di un dietrofront inspiegabile da parte del Governo. “Sono settimane che il Governo ripete all’unanimità che per far crescere l’economia occorre pensare a un grande piano di sviluppo e di manutenzione infrastrutturale, accelerando procedure e sbloccando risorse incagliate da anni, come ha confermato anche il 7 maggio la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli intervenuta al Consiglio Generale di Ance: ..e poi che succede? si cancella tutto?”, lamenta il Presidente Ance Siena: “ogni giorno di ritardo dei provvedimenti di sblocco si traduce in mesi di ritardo per interventi sul territorio.”

“Su Siena la nostra comunità si sta impegnando con lo sforzo di tutti per mettere in atto ogni risorsa possibile per il rilancio dell’economia, ripartendo proprio dall’edilizia, cercando con l’istituzione del tavolo permanente,  in conseguenza del protocollo che abbiamo sottoposto all’attenzione dei comuni senesi, di tracciare possibili azioni concrete da intraprendere. Certo senza una incisiva e reale azione del Governo centrale non si potrà fare molto ma certamente faremo tutto il possibile. Sarà ovviamente necessario attendere la stesura finale del decreto sperando di ricevere risposte certe e risolutive, non solo annunci”.

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Pubblicato il 15 maggio 2020

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