Ancora mancanza d'acqua nel centro storico di Poggibonsi. Alcuni consigli su cosa fare

Acque SpA comunica che, a causa di un guasto imprevisto su un impianto nel Comune di Poggibonsi avvenuto oggi, mercoledì 30 settembre, sono in corso cali di pressione accompagnati da temporanee interruzioni idriche nel centro storico. Il ripristino del servizio, previsto per il tardo pomeriggio, potrà essere accompagnato da fenomeni di intorbidamento dell’acqua destinati comunque a scomparire in breve tempo

 
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Acque SpA comunica che, a causa di un guasto imprevisto su un impianto nel Comune di Poggibonsi avvenuto oggi, mercoledì 30 settembre, sono in corso cali di pressione accompagnati da temporanee interruzioni idriche nel centro storico. Il ripristino del servizio, previsto per il tardo pomeriggio, potrà essere accompagnato da fenomeni di intorbidamento dell’acqua destinati comunque a scomparire in breve tempo.

Sui social già si fanno sentire le lamentele dei cittadini che si trovano per la seconda volta in una settimana (la prima mancanza del servizio idrico domenica 27 settembre) a dover far fronte a questo disagio. Scusandosi per i possibili disagi, si informa che per ogni ulteriore chiarimento o aggiornamento è possibile contattare il numero verde 800 983 389 o registrarsi ai servizi di avviso via email o sms Acque+ www.acque.net/acquepiu.

Cosa fare quando manca l’acqua? Da IdeeGreen alcuni consigli:

Se il problema è solo la mancanza di acqua, prima di arrendersi si può ricorrere alle risorse d’acqua nascoste in casa: cubetti di ghiaccio nel freezer, l’acqua del boiler, l’acqua del serbatoio dello sciacquone del gabinetto (se non sono state aggiunte sostanze chimiche tipo antigelo o altro) e l’acqua che ristagna nelle condutture: aprite i rubinetti ai piani alti per fare entrare aria nei tubi e prelevate l’acqua che esce dai rubinetti più in basso.

Attenzione però: prima di destinarla all’uso alimentare o all’igiene del corpo,  bisogna purificare l’acqua dalle sostanze inquinanti.

La prima cosa da fare per rendere utilizzabile dell’acqua è eliminare le particelle sospese, spesso l’unica operazione possibile in situazioni di vera emergenza. In pratica si mette l’acqua in un contenitore e si lascia che le impurità si depositino sul fondo. Si può anche filtrare l’acqua con un panno pulito (ma deve essere pulito) o con un filtro di carta per il tè o il caffè americano.

Se la cosa è possibile, si può far bollire l’acqua. La bollitura elimina gran parte dei microrganismi, anche se ovviamente non rimuoverà sostanze chimiche e metalli pesanti. L’acqua va fatta bollire per almeno 10 minuti. Alla fine, una volta raffreddata, si può migliorare il gusto dell’acqua bollita travasandola più volte da un contenitore all’altro, per restituirle un po’ di ossigeno.

Aggiungere cloro è un buon sistema per purificare l’acqua. Si possono usare le soluzioni disinfettanti in commercio a base di cloro e cloruro di sodio. Ricordate che l’acqua deve risultare con un lieve sapore di cloro per essere sufficientemente disinfettata. Esistono anche compresse già pronte per purificare l’acqua, sono di diverso tipo e vanno usate seguendo le istruzioni. Ci sono anche filtri e serbatoi d’emergenza usabili in casa e mini kit di sopravvivenza.

Pubblicato il 30 settembre 2015

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