Ape sociale: come anticipare la pensione nella fase di Covid-19
Tempi di scadenza più lunghi nell’anno 2020
L’Ape sociale è un’indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall’Inps a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età. L’indennità è corrisposta, dietro domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata.
Per ottenere l’indennità è necessario avere, al momento della richiesta, i seguenti requisiti: almeno 63 anni di età; almeno 30 anni di anzianità contributiva o per i lavoratori che svolgono attività lavorative cosiddette 'gravose' 36 anni (in entrambi i casi è prevista una riduzione di 1 anno per ogni figlio, fino a un massimo di 2 anni); maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi.
L’indennità si rivolge a: disoccupati, soggetti che assistono familiari con handicap, lavoratori con disabilità almeno al 74%, addetti a mansioni gravose. Nello specifico: disoccupati che abbiano finito integralmente di percepire, da almeno 3 mesi, la disoccupazione; chi assiste (al momento della richiesta e da almeno 6 mesi) il coniuge o un parente di 1° grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave, oppure di 2° grado qualora il genitore o il coniuge della persona con handicap abbia 70 anni; invalidi civili con un’invalidità pari o superiore al 74%; lavoratori dipendenti che svolgono da almeno 6 anni negli ultimi 7, oppure da almeno 7 anni negli ultimi 10 anni, un lavoro considerato dalla legge come 'gravoso' (art.1 c.179 lett.d L.232/2016).
Il decreto ‘Cura Italia’ di marzo ha previsto che i termini di decadenza delle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative erogate dall’INPS e dall’INAIL sono sospesi. Pertanto, per i soggetti che maturano i requisiti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020, ci sarà tempo per presentare la domanda per l’Ape sociale fino al 1° giugno e non più entro il 31 marzo. E restano disponibili le due finestre che terminano il 15 luglio e il 30 novembre; in quest’ultimo caso le domande verranno prese in considerazione solo in caso avanzassero le risorse.
Per presentare la domanda è possibile prendere l’appuntamento presso gli uffici del Patronato INCA CGIL di: Siena e Buonconvento (tel. 0577 2541 oppure 348 4672352 nei giorni di lunedì, martedì e giovedì dalle 10 alle 12 o dalle 16 alle 17:30), Poggibonsi (tel. 0577 936165 oppure 348 4671987 nei giorni di lunedì, martedì e giovedì dalle 10 alle 12 o dalle 16 alle 17:30), Colle di Val d’Elsa (tel. 0577 924565), Montepulciano e Chianciano Terme (tel. 0578 74141), Chiusi (tel. 0578 21896), Sinalunga (tel. 0577 630192) ed Abbadia San Salvatore (tel. 0577 778054).
Potrebbe interessarti anche: Confesercenti: ''Anticontagio, il paradosso del protocollo che costringe a spostarsi''
Torna alla home page di Valdelsa.net per leggere altre notizie
Pubblicato il 10 maggio 2020