Archeodromo a Firenze in Confindustria. Berti: «Conseguenze tangibili di una storia che parte da lontano»

«Buone idee e competenza per portarle avanti. Questa è l'anima del progetto Archeodromo, che è stato di nuovo protagonista ad un importante convegno presso Confindustria di Firenze». E' l'assessore alla cultura Nicola Berti che commenta la partecipazione di Marco Valenti, professore di Archeologia Cristiana a Medievale all'Università degli Studi di Siena, al convegno "Finanza pubblica e misure tributarie per il patrimonio culturale" (venerdì 12 maggio, presso Confindustria a Firenze) in qualità di responsabile dell'Archeodromo di Poggibonsi

 
  • Condividi questo articolo:
  • j

«Buone idee e competenza per portarle avanti. Questa è l'anima del progetto Archeodromo, che è stato di nuovo protagonista ad un importante convegno presso Confindustria di Firenze». E' l'assessore alla cultura Nicola Berti che commenta la partecipazione di Marco Valenti, professore di Archeologia Cristiana a Medievale all'Università degli Studi di Siena, al convegno "Finanza pubblica e misure tributarie per il patrimonio culturale" (venerdì 12 maggio, presso Confindustria a Firenze) in qualità di responsabile dell'Archeodromo di Poggibonsi. «Momenti che accogliamo con soddisfazione e orgoglio, conseguenze tangibili di una storia che parte da lontano. Una storia che si avvia tanti anni fa con gli scavi e che attraverso il parco, gli investimenti sul Cassero e sulle mura, l'Archeodromo, ci porta oggi a discutere e programmare politiche per valorizzare la nostra Fortezza come luogo identitario e motore di sviluppo». 

«I risultati ad oggi ci spingono a proseguire su questa strada - dice Berti - in cui è centrale il ruolo dell'Archeodromo proprio per il valore aggiunto che gli archeologi vi portano. E' con la loro competenza che il villaggio altomedievale è stato ricostruito con correttezza filologica unica e tecniche di archeologia sperimentale riconosciute a livello internazionale. Sono gli stessi archeologi a tenerlo aperto e vivo attraverso modalità innovative di raccontare le storie di un villaggio del tempo di Carlo Magno. Questa è la cifra distintiva del progetto Archeodromo, è ciò che ne fa un progetto profondamente diverso da altre realtà presenti sul territorio nazionale. Da qui l'interesse che ha suscitato e suscita».

«Alla base c'è un disegno strategico di politica dei beni culturali - dice Berti -. Un progetto di cui grande merito va proprio alla passione e alla competenza di chi vi opera, Started e Archeotipo, che sono partecipi insieme a noi, ai cittadini, alle associazioni, alle altre Istituzioni coinvolte, di un percorso che sta facendo crescere Poggibonsi e tutto il territorio. Questo è l'obiettivo e noi ci crediamo. Ringraziamo chi mette competenza e passione in questo progetto che ha destato l'interesse di tanti visitatori, delle scuole, dei media, del mondo accademico e, prima di tutto, della comunità poggibonsese».

Pubblicato il 16 maggio 2017

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su