Archeodromo, si completa la zona centrale del villaggio carolingio

«Sono già oltre 5mila gli studenti ad oggi prenotati - spiega il professore dell'Università di Siena Marco Valenti - e questa è già di per sé una conferma importante della qualità dell'intera operazione ricostruttiva, che come sempre sarà progressivamente consultabile dalla pagina Facebook Archeodromo live. Un'esperienza innovativa e viva che ha suscitato un crescente interesse nella comunità poggibonsese e nella comunità scientifica e accademica. Con questo lotto di ricostruzioni la zona centrale prevista nel progetto definitivo sarà portata a compimento»

 
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E' un progetto in perenne evoluzione quello dell'Archeodromo di Poggio Imperiale dove da lunedì prossimo, 7 gennaio, prenderanno il via i lavori per nuove ricostruzioni. «Per implementare ulteriormente il villaggio carolingio - dice il Sindaco David Bussagli - che è uno dei perni della progettualità complessiva che riguarda la collina di Poggio Imperiale con le mura medicee restaurate, il parco, la ripresa degli scavi, le istallazioni di arte contemporanea qui presenti. Uno spazio tornato ad essere vissuto dalla comunità e non solo, luogo dell'identità collettiva su cui occorre proseguire, per perseguire le molteplici possibilità di sviluppo. Sull'Archeodromo, progetto innovativo di archeologia pubblica, andiamo avanti con il quarto lotto di lavori, possibili grazie a risorse della Regione Toscana e all'interessamento dell'Assessore Monica Barni e del consigliere regionale Simone Bezzini». Ed ecco allora che da lunedì prossimo il gruppo di archeologi coordinati da Marco Valenti, professore dell'Università di Siena, sarà a lavoro per realizzare le due nuove strutture ovvero un annesso funzionale alla longhouse (capanna padronale) e una capanna contadina. I lavori procederanno in due fasi. La prima si protrarrà fino alla fine di febbraio e riguarderà l'annesso funzionale. Quindi seguirà una sospensione per consentire lo svolgimento al meglio delle gite scolastiche provenienti da tutta Italia, con i lavori che riprenderanno in estate, per la seconda delle strutture e in contemporanea come già nel 2018 con gli scavi archeologici.

«Sono già oltre 5mila gli studenti ad oggi prenotati - spiega Valenti - e questa è già di per sé una conferma importante della qualità dell'intera operazione ricostruttiva, che come sempre sarà progressivamente consultabile dalla pagina Facebook Archeodromo live. Un'esperienza innovativa e viva che ha suscitato un crescente interesse nella comunità poggibonsese e nella comunità scientifica e accademica. Con questo lotto di ricostruzioni la zona centrale prevista nel progetto definitivo sarà portata a compimento».

Nel dettaglio l'annesso funzionale che sarà costruito è un magazzino-granaio posto dietro la grande capanna, di forma rettangolare e misure pari a 8,5 x 5,5 metri. Avrà la forma di un'abitazione ma ricorderà una palafitta. Verrà ricostruito, seguendo i dati dello scavo, su dei grandi pali. Il pavimento fatto di assi di legno sarà sopraelevato dal terreno (per proteggere le scorte di cereali dall'umidità) e si accederà attraverso una scaletta in legno. L'allestimento interno sarà quello di un granaio e dunque grandi sacchi, contenitori, attrezzi per la lavorazione delle gragnaglie. La seconda struttura è una delle capanne contadine, di forma rettangolare con dimensioni intorno ai 30 mq. L'architettura del tetto sarà a doppio spiovente e per la copertura probabilmente verrà sperimentato un tetto fatto di ramaglie. Sarà la casa di Garipaldo, il fornaio del villaggio. Questo quarto lotto di lavori si realizza con un investimento di 52mila euro con cofinanziamento della Regione Toscana per 40mila euro.

L'Archeodromo, primo museo open air dedicato all'alto medioevo, è un villaggio carolingio ricostruito in scala reale sulla base di quanto emerso nella campagna scavi portata avanti dall'Università di Siena sulla collina di Poggio Imperiale. Il progetto è nato con risorse Arcus SpA e sulla volontà della Fondazione Musei Senesi e del Comune di Poggibonsi, con il supporto scientifico dell'Università di Siena. Fondamentale il supporto di Archeotipo srl e dell'Associazione Culturale Started e quello gestionale di Fondazione Elsa. Il 18 ottobre 2014 è stata inaugurata la prima porzione del villaggio a cui ha fatto seguito la realizzazione di altre strutture tanto che ad oggi sono presenti una longhouse, due capanne contadine (l'ultima delle quali rappresenta la più recente inaugurazione ed è stata realizzata con il sostegno di Estra spa tramite lo strumento dell'Art Bonus) con aia e pollaio, la forgia del fabbro, un forno da pane, due pagliai e l'orto, altri manufatti provvisori per attività artigianali.

Complessivamente, da progetto esecutivo approvato dal Comune, il villaggio è composto di diciassette strutture riscontrate nello scavo.

Pubblicato il 4 gennaio 2019

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