Arno, recuperata rete da pesca illegale nella zona di Bassa a Cerreto Guidi

Operazione della Polizia provinciale della Città Metropolitana di Firenze con le guardie Wwf e Libera caccia

 EMPOLESE VALDELSA
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La Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Firenze domenica mattina, 4 luglio, ha ricevuto una segnalazione per presenza di una grossa rete da pesca illegale nelle acque di Bassa, a Cerreto Guidi, nella zona di protezione sul fiume Arno. Sono state subito attivate le guardie volontarie Wwf Italia e Libera caccia che, coordinate dalla Polizia Provinciale, si sono recate sul posto per effettuare i controlli e gli atti di sequestro.

Sul posto hanno trovato una grossa rete in nylon, di lunghezza di circa 80 metri, con all’interno alcuni pesci delle specie barbo, pesce gatto e muggine. I pesci sono stati liberati sul posto. La rete tesa occupava il letto completo del fiume. I responsabili non erano più presenti. Le guardie volontarie del Www Italia e Libera caccia hanno raccolto informazioni sul posto per la prosecuzione delle indagini.

Il bracconaggio ittico è un fenomeno che purtroppo si ripete - sottolinea Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo e delegato alla Polizia provinciale della Città Metropolitana di Firenze - E' un'azione da condannare, non soltanto in quanto illegale ma anche perché rappresenta un pericolo per la fauna ittica e per l'ambiente. Per questo, l'azione messa in atto dalla polizia provinciale della Città Metropolitana, con le guardie Wwf e Libera caccia, assume un'importanza tutt'altro che secondaria: mi complimento con chi ha operato e auspico che le indagini scattate in seguito alla scoperta di questa violazione, tra l'altro in una zona di protezione, permettano di individuare i responsabili quanto prima".

La Polizia Provinciale della Metrocittà Firenze, con la collaborazione delle guardie volontarie, continuerà nei prossimi giorni a monitorare la situazione con il fine di limitare le attività di bracconaggio ittico, a tutela delle nostre acque e della fauna ittica.
L’operazione assume particolare importanza perché questo tipo di bracconaggio viene svolto in una zona di protezione come questa sul fiume Arno, Nella zona di protezione di Bassa è presente il Cefalo Calamita (Liza Ramada), una specie di pesce che tende a riprodursi in mare, ma che è segnalato con popolazioni che svolgono il proprio ciclo vitale anche nelle acque interne, anche a molti km di distanza dal mare. Questo il caso della zona di protezione di Bassa, dove da maggio a settembre arrivano numerosi i muggini (cefali). Ormai da anni pescatori irregolari arrivano da tutta la Toscana oltre che da altre regioni, per catturare questi pesci. C’è perfino chi pulisce e consuma direttamente il pesce sul posto. Purtroppo, spesso, in violazione delle norme di tutela ambientale.

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Pubblicato il 8 luglio 2021

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