Arrestata la maga della Val d'Elsa: chiedeva 40mila euro per togliere il malocchio
«Aver spillato tanto denaro ad una persona in difficoltà anche psicologica è moralmente contestabile - fanno sapere i militari con una nota stampa -. Tutto quel denaro ricevuto esclude in maniera radicale la buona fede della donna, come buon senso ed esperienza comune confermano. Non sappiamo se il nostro intervento potrà produrre un risarcimento dei danni, perché nelle truffe è difficile recuperare il maltolto, in quanto chi le compie si premunisce di non avere dei beni intestati ai quali le vittime e i giudici si possano rivolgere»
«Un 55enne, nato a Siena ma residente a Poggibonsi, per risolvere i propri guai ha chiesto aiuto ad una maga molto conosciuta, operante in Val d'Elsa, di origine straniera ma residente da molti anni in Italia», ci hanno riferito le autorità. La donna gli aveva allora proposto delle prestazioni esoteriche a titolo oneroso. Gli aveva anche confermato di essere stato colpito dal malocchio e che occorreva combatterlo con ogni e costoso mezzo, perché la procedura che lei poteva offrire aveva dei costi. Nel giro di solo sei mesi la contropartita delle procedure magiche viene a costare qualcosa come 40mila euro.
A quel punto l'uomo si rivolge ai Carabinieri, che, durante l'ultimo appuntamento con la maga, si fanno passare per clienti di turno. Hanno atteso azientemente la consegna dell’ennesima rata di denaro, per intervenire in flagranza di truffa e arrestare la donna. Questa è stata condotta in caserma e, dopo la redazione di una serie di verbali, tradotta al carcere di Santo Spirito.
«Aver spillato tanto denaro ad una persona in difficoltà anche psicologica è moralmente contestabile - fanno sapere i militari con una nota stampa -. Tutto quel denaro ricevuto esclude in maniera radicale la buona fede della donna, come buon senso ed esperienza comune confermano. Non sappiamo se il nostro intervento potrà produrre un risarcimento dei danni, perché nelle truffe è difficile recuperare il maltolto, in quanto chi le compie si premunisce di non avere dei beni intestati ai quali le vittime e i giudici si possano rivolgere».
I Carabinieri invitano tutti a diffidare di chi offra soluzioni magiche o esoteriche dietro pagamento di danaro, perché in questi casi la magagna esiste sempre.
Pubblicato il 9 luglio 2018