Asl, la Lega lancia l'idea di inserire Barberino e Tavarnelle nell'Alta Valdelsa
«La riforma del sistema sanitario regionale deve ancora essere completata dopo l’estenuante maratona di fine anno con cui le opposizioni, capeggiate dalla Lega Nord, erano riuscite a rallentare e a far stralciare gran parte della legge che il Governatore Rossi voleva invece approvare in fretta e furia». Con queste parole la Lega della Val d'Elsa comincia la nota stampa inviata alla nostra redazione e lancia un’idea riguardo alle zone distretto
«La riforma del sistema sanitario regionale deve ancora essere completata dopo l’estenuante maratona di fine anno con cui le opposizioni, capeggiate dalla Lega Nord, erano riuscite a rallentare e a far stralciare gran parte della legge che il Governatore Rossi voleva invece approvare in fretta e furia». Con queste parole la Lega della Val d'Elsa comincia la nota stampa inviata alla nostra redazione e lancia un’idea riguardo alle zone distretto. «Alla luce del superamento delle province – afferma la nota del Carroccio valdelsano – è giusto chiedersi se è coerente organizzare la sanità toscana continuando a mettere al centro dell’organizzazione concetti geografici provinciali o se invece sarebbe meglio abbandonare questa vecchia impostazione e riorganizzare le zone distretto veramente per aree omogenee che tengano in forte considerazione la vicinanza territoriale ai centri di controllo e alle strutture sanitarie di riferimento».
«In quest’ottica – continua la nota del Carroccio – crediamo che i cittadini dei Comuni di Barberino Val d’Elsa e di Tavarnelle Val di Pesa possano godere di benefici in termini di fruizione del servizio, qualora i loro comuni fossero inseriti nel distretto dell’Alta Val d’Elsa anziché in quello dell’area Fiorentina Sud-Est. Basti pensare la vicinanza e» Attualmente i due comuni fiorentini ricadono nel distretto denominato Firenze Sud Est, che si estende fino a Reggello, Pelago e Londa, comuni di gran lunga più lontani rispetto ai pochi chilometri che li separano da Poggibonsi e la Val d’Elsa senese».
«Ovviamente è solo un’idea – conclude la Lega - ma crediamo che sia un bene per tutti aprire un dibattito sereno a livello regionale».
Pubblicato il 5 marzo 2016