Associazione nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra dona due defibrillatori al policlinico Santa Maria alle Scotte
Grande generosità da parte dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra di Siena che ha donato due defibrillatori all'Azienda ospedaliero-universitaria Senese e, in particolare, all’area Covid del policlinico Santa Maria alle Scotte
«Siamo molto felici di ricevere queste attrezzature che rappresentano, ancora una volta, grande solidarietà e affetto. Sentimenti che la comunità di Siena rivolge all’ospedale e che noi contraccambiamo, con dedizione, impegno e spirito di servizio». Queste le parole di ringraziamento del direttore sanitario dell’Aou Senese, Roberto Gusinu, presente alla cerimonia di consegna insieme al presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra di Siena, Andrea Fontani, al responsabile dell’Area Covid, professor Federico Franchi e al coordinatore infermieristico dell’area intensiva, Angelo Nuzzo.
«Il consiglio direttivo dell'associazione, che ho l'onore di rappresentare – ha detto il dottor Fontani - ha deliberato all'unanimità di dare un contributo tangibile all'Aou Senese per affrontare la grave situazione d'emergenza sanitaria che tutti stiamo vivendo. Non era nostra intenzione fare una donazione in denaro, abbiamo preferito offrire degli strumenti necessari a potenziare la cosiddetta "prima linea" dell’ospedale. L’associazione, ai nostri giorni, si occupa sostanzialmente di "memoria", ovvero di tramandare ai posteri il "sacrificio" fatto dai nostri genitori, nonni e bisnonni, per garantirci un futuro migliore e di pace. Ma non dobbiamo mai dimenticare che l'ANMIG nasce nel 1917 per riunire e tutelare i mutilati e invalidi di guerra, a seguito del primo conflitto mondiale; ad essi si aggiungeranno, purtroppo, anche i mutilati e invalidi divenuti tali nel corso della seconda guerra mondiale. Quindi nel DNA della nostra associazione vi è, da sempre, una finalità assistenziale che oggi si traduce nella donazione dei due defibrillatori al reparto COVID, unitamente al nostro più sentito ringraziamento per quanto avete fatto e quotidianamente fate».
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Pubblicato il 30 aprile 2020