Aumentano le truffe agli anziani, ecco i consigli per evitarle

Dalla truffa "del sedicente avvocato e Maresciallo dei Carabinieri" a quella "del sedicente delegato dell’amministratore condominiale". I truffatori, quando individuano un anziano che vive solo, cercano di introdursi nella sua casa presentandosi con finte qualifiche professionali. Il passo successivo è sottrargli del denaro per finti contratti, inesistenti prestazioni e/o come quest’ultimo caso misurare la superficie del proprio appartamento

 
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Dalla truffa "del sedicente avvocato e Maresciallo dei Carabinieri" a quella "del sedicente delegato dell’amministratore condominiale". I truffatori, quando individuano un anziano che vive solo, cercano di introdursi nella sua casa presentandosi con finte qualifiche professionali. Il passo successivo è sottrargli del denaro per finti contratti, inesistenti prestazioni e/o come quest’ultimo caso  misurare la superficie del proprio appartamento. 

Ecco alcuni piccoli consigli. Ricordare sempre che le Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia, e Guardia di Finanza operano di norma in coppia e con la divisa d’ordinanza. Prima di aprire la porta, è bene controllare il tesserino e verificare che in strada sia parcheggiata l’auto di servizio. Non bisogna aprire la porta a sedicenti agenti in borghese, che spesso chiedono di entrare con la scusa di dover controllare l’appartamento perché quelli vicini sono stati svaligiati dai ladri. 

I truffatori normalmente vestono in borghese e si presentano vestiti in modo elegante. Di norma lavorano in coppia, usano modi gentili ma molto decisi e cercano di disorientare la vittima con le chiacchiere. Spesso conoscono il suo nome e fingono di conoscere i figli o altri parenti. Attenzione quindi: non aprire la porta a nessuno, senza prima aver controllato il tesserino di riconoscimento. 

I truffatori si comportano sempre in modo molto gentile e spesso le vittime cadono nella trappola perché temono di risultare maleducate. La paura di offendere spesso per gli anziani diventa un fattore di rischio: in questi casi è opportuno rispondere a qualsia domanda non ricordo e comunicare che a breve arriverà in visita un familiare. 

Se ci si sente minacciati, è importante chiamare subito le Forze dell’Ordine per chieder aiuto, senza temere o vergognarsi. Meglio un falso allarme che una truffa subita. 

Pubblicato il 4 ottobre 2016

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