Badante 'fantasma': percepisce compensi in nero

Badante fantasma agli occhi dell'erario. Sottratti 20 mila euro

 SIENA
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Sempre vigile l’operato del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siena nei confronti di coloro che, a scapito dei lavoratori onesti, non dichiarano neanche un euro di reddito, risultando completamente sconosciuti al fisco.

Questa volta, a finire sotto la lente di ingrandimento delle Fiamme Gialle senesi è stato un badante di origini rumene, residente nel capoluogo, che non ha presentato la prescritta dichiarazione dei redditi, percependo compensi totalmente “in nero” per circa 20.000 euro.

Il lavoro di colf e badanti, o più in generale il lavoro “domestico”, è un’attività per la quale la richiesta è in continua crescita, così come l’importanza sociale che gli viene riconosciuta. Non a caso, infatti, tali lavoratori assumono oramai la veste di veri e propri ammortizzatori sociali che sostengono le famiglie nella gestione delle incombenze domestiche e nella cura degli anziani. Non per questo, però, viene meno l’obbligo di presentare il Modello Unico valevole ai fini delle imposte dirette nel momento in cui gli introiti superano la soglia di esenzione prevista di 8000 Euro.

Determinante nella ricostruzione dei compensi percepiti si è rilevata la perfetta sinergia tra le informazioni acquisite con gli incroci presso l’ufficio provinciale dell’INPS, le analisi di rischio condotte attraverso l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo ed i servizi diuturni attuati nei piani di controllo economico del territorio.

Tali riscontri, funzionali a garantire la tutela e corretta gestione delle entrate erariali, continueranno ad essere predisposti sull’intera provincia senese. Il fine ultimo è quello di garantire un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità contributiva di ciascun lavoratore, per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini.

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Pubblicato il 10 marzo 2020

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