Badante percepisce compensi in nero

E' stata posta sotto lente di ingrandimento l’attività svolta da una badante di origini filippine che arrivava a percepire compensi “in nero” per oltre 30.000 euro

 SIENA
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Il lavoro di colf e badanti, o più in generale il lavoro “domestico”, è un’attività per la quale la richiesta è in continua crescita, così come l’importanza sociale che gli viene riconosciuta. Non per questo però, quando gli introiti percepiti per il servizio reso a domicilio superano la soglia di esenzione riconosciuta dal Fisco, viene meno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi.

Questa volta i Finanzieri del Comando Provinciale di Siena hanno messo sotto la lente di ingrandimento l’attività svolta da una badante, sessantenne di origini filippine residente nel Capoluogo, che non ha mai presentato la prevista dichiarazione dei redditi arrivando a percepire compensi totalmente “in nero” per oltre 30.000 euro.

Elementi determinanti per l’individuazione del soggetto – oltre ai servizi di controllo economico del territorio – sono stati gli accertamenti effettuati mediante le banche dati un uso al Corpo e gli incroci con le informazioni acquisite presso l’ufficio provinciale dell’INPS: è così che è stato possibile ricostruire l’esatto ammontare, suddiviso per anno, dei redditi di lavoro dipendente non dichiarati.

Le Fiamme Gialle senesi continueranno ad eseguire ulteriori controlli della specie in tutta la Provincia: il fine ultimo è quello di garantire un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità contributiva di ciascun lavoratore, per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini.

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Pubblicato il 21 febbraio 2020

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