Banda ultra larga ovunque in Toscana, Certaldo tra i primi a partire
Arriva la banda ultralarga, anche nelle frazioni meno abitate dove con la sola logica di mercato non sarebbe mai giunta. Arriva grazie all'aiuto di Regione e Ministero per lo sviluppo economico e così, da qui al 2020, ovunque in Toscana si potrà navigare in Internet a più di 30 megabit al secondo, fino a 100 mbs al secondo. Un piano in quattro fasi, di cui beneficeranno alla fine 784 mila toscani e 364 mila tra case, uffici, aziende ed abitazioni, pari a circa il 70 per cento di tutti gli immobili presenti
Arriva la banda ultralarga, anche nelle frazioni meno abitate dove con la sola logica di mercato non sarebbe mai giunta. Arriva grazie all'aiuto di Regione e Ministero per lo sviluppo economico e così, da qui al 2020, ovunque in Toscana si potrà navigare in Internet a più di 30 megabit al secondo, fino a 100 mbs al secondo. Un piano in quattro fasi, di cui beneficeranno alla fine 784 mila toscani e 364 mila tra case, uffici, aziende ed abitazioni, pari a circa il 70 per cento di tutti gli immobili presenti. Ad oggi solo il 5,2 per cento delle unità immobiliari di tutti i 276 comuni toscani sono raggiunte dall'alta velocità. Il passo in avanti, in meno di quattro anni, è dunque importante. Nell'empolese Valdelsa i primi a partire, già inseriti nella fase uno con i cantieri che si apriranno entro l'estate, sono i comuni di Vinci e Certaldo. A seguire tutti gli altri. Si parte dalle zone con più ; alta densità di imprese industriali rispetto alla popolazione e dalle zone rurali con la più alta densità di aziende agricole.
L'intervento è capillare, più che con la banda larga e la fibra arriverà vicinissima alle abitazioni; ma i disagi dovuti ai lavori saranno limitati perché si cercherà quanto più possibile, ancor più che in passato, di riutilizzare infrastrutture già esistenti, ovvero cavidotti e canaline che già si trovano sottoterra.
«Adesso è il momento di correre – sottolinea l'assessore ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli - Garantire alla nostre aziende, anche a quelle dei territori più marginali, la possibilità di navigare veloci su internet un anno prima significa dar loro la possibilità di avere un vantaggio competitivo rispetto alle imprese di altre regioni. Non possiamo più permetterci che l'implementazione della tecnologia si fermi di fronte al permesso per un piccolo scavo. Ci sarà come per il piano della banda larga concluso da pochi mesi un'unica conferenza di servizi. E chiediamo alle amministrazioni comunali di farsi parte attiva». Con una corsia preferenziale per la banda ultra larga che prevede l'accelerazione dei procedimenti amministrativi e del conseguente rilascio dei permessi necessari per la posa della fibra in tempi rapidi.
Un appello subito raccolto da Vinci e Certaldo. «La fibra ottica – commenta il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia - costituisce una componente infrastrutturale importantissima che ci consentirà di sfruttare la banda ultralarga e così di aumentare la velocità di dati e informazioni in rete. Aspetto che riveste un'importanza strategica per la crescita e l'innovazione di tutti i settori della nostra economia, così come anche per la coesione sociale e territoriale. Si tratta di una rilevante opera di modernizzazione del territorio che va ad incentivare la competitività delle nostre imprese industriali, commerciali e artigianali».
«Siamo felici dell'opportunità che ci viene offerta di far parte della prima fase di questo accordo tra Regione e Ministero – prosegue Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo – e di rientrare tra i Comuni toscani che beneficeranno da subito della banda ultralarga. Il nostro territorio è ricco di imprese nel settore agricolo e turistico, per le quali sottoscrivere questo accordo vorrà dire portare innovazione e servizi anche nelle zone di campagna e periferia. Anche le imprese e la manifattura in generale avranno un beneficio nella riduzione delle distanze della comunicazione, che si spera tradursi in un incentivo alla ripresa del tessuto economico. Ringraziamo la Regione Toscana e l'assessore Vittorio Bugli per l'impegno sul fronte dell'innovazione che va a sostenere l'economia reale con servizi adeguati ai nostri tempi».
Sono 73 in tutto i comuni toscani interessati dalla fase uno del primo bando nazionale per le aree a fallimento di mercato. La Toscana era comunque già partita nel 2015 con un intervento su altri dodici comuni. Infratel ha già aggiudicato il lotto di gara a Open Fiber, che sarà il soggetto incaricato di effettuare i lavori e la rete rimarrà pubblica. Complessivamente in Toscana saranno investiti 228 milioni di euro attraverso il fondo nazionale Fsc (Fondo di sviluppo e Coesione) e i fondi europei a disposizione delle Regioni (Fser e Feasr): circa 95 milioni direttamente dalla Regione, gli altri 133 milioni dallo Stato. I primi dieci cantieri si apriranno tra luglio a settembre, con due mesi di tempo prima per aprire e chiudere la conferenza di servizi e rilasciare i permessi. Ma entro tre anni tutti i comuni toscani saranno interessati.
Per approfondire:
L'elenco dei comuni coinvolti dal secondo bando, fase per fase
Pubblicato il 4 aprile 2017