Barberino Tavarnelle, dopo la fusione arrivano i finanziamenti statali. La soddisfazione del sindaco
Si completa dunque l’assegnazione del contributo straordinario previsto per il comune e promesso dallo Stato per un importo complessivo pari a circa un milione di euro che si aggiunge al milione e 420mila euro, costituito da risorse statali e contributi regionali, già confluito nel bilancio del Comune, poco dopo l’istituzione del nuovo ente avvenuta il 1 gennaio 2019. «Siamo felici che lo Stato abbia mantenuto i propri impegni a favore delle fusioni e che si ripristini la fiducia tra Stato ed enti locali», dice Baroncelli
Buone notizie per il Comune di Barberino Tavarnelle. Il Governo ha rispristinato il fondo destinato agli enti unificati, che risultava bloccato e tagliato dalla scorsa estate. Si completa dunque l’assegnazione del contributo straordinario previsto per il comune e promesso dallo Stato per un importo complessivo pari a circa un milione di euro che si aggiunge al milione e 420mila euro, costituito da risorse statali e contributi regionali, già confluito nel bilancio del Comune, poco dopo l’istituzione del nuovo ente avvenuta il 1 gennaio 2019.
«Siamo felici che lo Stato abbia mantenuto i propri impegni a favore delle fusioni e che si ripristini la fiducia tra Stato ed enti locali». Così, all’ufficializzazione della notizia, si pronuncia il sindaco David Baroncelli, soddisfatto per l’esito positivo di un percorso istituzionale di cui aveva fatto parte da promotore, insieme ai colleghi toscani, per far valere i diritti dei comuni fusi. Il sindaco Baroncelli si era esposto in prima persona recandosi a Roma lo scorso luglio e partecipando ad una manifestazione di protesta contro i tagli annunciati al fondo dei contributi per i comuni fusi. «Sono risorse che ci spettano – commenta il sindaco - e potranno essere utilizzate per rafforzare l’ente e incrementare le opportunità nel nostro territorio nell’ottica di migliorare la qualità della vita, rispondere alle diverse esigenze delle nostre comunità, potenziare servizi, infrastrutture, fare tutto ciò che da soli, prima della fusione, non saremmo riusciti a garantire». Il sindaco torna ad affermare la portata storica della riunificazione di Barberino e Tavarnelle che ha favorito la nascita di un’unica realtà amministrativa.
«I contributi straordinari sono estremamente importanti per rafforzare l’ente guardando al futuro – continua il sindaco – ma ancora di più lo sono per noi i motivi, le ragioni che stanno alla base di questa volontà politica che ha voluto di fatto cambiare il volto della storia del territorio, ovvero il progetto e la visione, condivisi dai tantissimi sì arrivati alla consultazione referendaria di una comunità che saprà affrontare meglio le sfide e le difficoltà se unita, coesa. L’idea di rigenerarsi, superare i limiti dettati dai confini e dalle ormai desuete logiche campanilistiche, ritrovarsi in un’identità nuova, più forte e consapevole, è un progetto che ci stava a cuore da tempo e che avremmo realizzato in ogni caso attraverso il sostegno dei cittadini, anche senza i 2 milioni di euro che sono stati assegnati al Comune per il suo primo anno di fusione. Unirsi vuol dire prima di tutto agire per cambiare approccio e passo, intraprendere una nuova strada che faccia della cooperazione tra le persone e della vicinanza tra le istituzioni e il cittadino il traguardo più importante da raggiungere. A chi metteva in dubbio le nostre parole noi rispondiamo con fatti concreti. Per cambiare non bastano buoni propositi e non ci si improvvisa, sappiamo che il percorso non sarà facile, richiederà uno sforzo collettivo e tempo per realizzarlo. Abbiamo il privilegio di vivere un’importantissima fase di cambiamento e ne avvertiamo tutta la responsabilità. Crediamo che le azioni, gli impegni e i gesti concreti, le buone pratiche debbano gradualmente trasformarsi in aspetti del vivere quotidiano, in abitudini. Io voglio cambiare e accettare la sfida. Con me ci sono i nuovi cittadini di Barberino Tavarnelle».
Pubblicato il 28 ottobre 2019