Il Consiglio di Stato respinge l'istanza di sospensiva proposta dal Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d'Elsa
Prima il Tar, poi il Consiglio di Stato che si era espresso anche ad agosto: il Comitato riceve un ulteriore diniego sulla sua richiesta di sospensiva del permesso di costruire relativo all'attività dello stabilimento, situato nella zona industriale di Barberino Val d'Elsa
Il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza del Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d'Elsa relativa alla sospensione del permesso di costruire rilasciato dal Comune alla distilleria Deta. Dopo la negazione da parte del Tar della sospensiva e il ricorso presentato al Consiglio di Stato, con l'ulteriore richiesta di sospensiva, negata anch’essa a metà agosto, il Consiglio di Stato ha emesso un'ordinanza con la quale entra nel merito della vicenda Deta. Ancora una volta la richiesta del Comitato, che aveva proposto il giudizio in appello, è stata respinta.
L'ordinanza del Consiglio di Stato, emessa pochi giorni fa, descrive le motivazioni che stanno alla base della decisione assunta. Il Consiglio di Stato si esprime sull'operato dell'amministrazione comunale rilevando che "il Comune sembra aver operato un'accurata istruttoria senza trascurare la valutazione complessiva degli aspetti edilizi e urbanistici implicati nell'ampliamento dell'attività facendone confluire le risultanze nell'autorizzazione unica rilasciata dal SUAP n. 21/017 del 23 marzo 2021”. Il documento spiega che la domanda cautelare del Comitato non è stata accolta in quanto “non sussistono gli indispensabili requisiti del fumus boni iuris e del periculum in mora non sufficientemente comprovato”.
Il Consiglio di Stato dunque evidenzia il fatto che non sussistono le condizioni per la concessione della sospensiva e conferma il parere del Tar contro il quale il Comitato si era appellato. I componenti del Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d'Elsa ed altri soggetti sono stati condannati alla liquidazione delle spese processuali.
Anche a metà agosto il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale sezione quarta, si era pronunciato sulla questione con un diniego. Era stata infatti respinta l'istanza di misure cautelari monocratiche proposta dal Comitato per la Tutela a e la Difesa della Valdelsa. Il documento sottolineava l’inconsistenza dei “presupposti di estrema gravità e urgenza tali da non consentire la dilazione” adducendo le motivazioni sul danno temuto, ritenuto "generico e privo di riscontri che ne facciano intravedere l'attualità”.
Sono dunque validi e attuativi il permesso di costruire rilasciato dal Comune alla società Deta srl per lavori di manutenzione straordinaria, impianto di trattamento fumi e odori con integrazione e sostituzione di servizi tecnologici e l'autorizzazione unica SUAP concessa dal Comune di Barberino Tavarnelle. Il sindaco David Baroncelli tiene a sottolineare “la bontà e la qualità dei procedimenti amministrativi prodotti dall'amministrazione comunale”.
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Pubblicato il 16 settembre 2021