Breve guida per sopravvivere alla Val d'Elsa senza andare in vacanza
Una frase abusata e decisamente inflazionata di Marcel Proust dice che "il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi". Forse potrebbe essere l’occasione giusta per prenderne spunto. Non andare in nessun Paese esotico a divertirsi con gli amici e a rilassarsi potrebbe rivelarsi l'occasione perfetta per conoscere meglio questo territorio, che non smette mai di sorprenderci. Pare scontato dirlo e suona carico di un eccessivo campanilismo, ma in Val d'Elsa abbiamo davvero tutto
Dal sondaggio che avevamo fatto lo scorso giugno è emerso che il 33% dei nostri lettori non andrà in vacanza. Principalmente a causa del portafogli, ma anche per motivi lavorativi o di studio. Bene, se rientrate anche voi in quel 33% potete scegliere se farvi prendere dallo sconforto, oppure decidere che anzi, non è poi così male.
Non andare in nessun Paese esotico a divertirsi con gli amici e a rilassarsi potrebbe rivelarsi l'occasione perfetta per conoscere meglio questo territorio, che non smette mai di sorprenderci. Pare scontato dirlo e suona carico di un eccessivo campanilismo, ma in Val d'Elsa abbiamo davvero tutto, dalle meraviglie naturali alle proposte artistiche e culturali, dal buon cibo alle occasioni per divertirsi e ascoltare buona musica. Pare altrettanto scontato dirlo (mamma mia quanto siamo banali ad agosto!), ma siamo a volte troppo impegnati a lamentarci e a criticare tutto quello che ci circonda per apprezzarne realmente il valore. Ci limitiamo ad elencare solo alcuni dei posti che sono praticamente dietro l'angolo e possono essere visitati, vivendo un'esperienza unica.
Gli amanti della natura hanno qui una vasta, vastissima scelta. Primo fra tutti Botro ai Buchi, il canyon della Val d'Elsa. Questa è la stagione ideale per visitarlo, oltre che un ottimo rimedio al caldo (c'è un'escursione termica con la superficie di circa 5 o 6 gradi). Le sue pareti, su cui spiccano folti alberi che regalano un gioco di luci magico e suggestivo, sono alte fino a 20 metri.
Natura e arte si sposano perfettamente al Parco delle Sculture Selva di Sogno di Deva Manfredo, nel Comune di Casole d’Elsa. L'artista, arrivato in questo magico luogo più di 35 anni fa, ha realizzato nel bosco un itinerario attraverso più di 200 opere, fatte soprattutto con pietre di ogni colore e forma che ha raccolto lungo le spiagge, nelle colline, sui letti di fiume. Le ha poi messe insieme, senza apporvi alcuna modifica artificiale, con la sola forza della gravità.
Ma la Val d’Elsa è anche terra di castelli. Abbiamo cominciato una serie di speciali e di approfondimenti per conoscerli meglio. Per ora abbiamo visitato e vi abbiamo raccontato con le fotografie quelli di Celsa (Sovicille), di Oliveto (Castelfiorentino), la Rocca di Staggia e della Magione (Poggibonsi). Sono profondamente diversi l’uno dall’altro, ma meritano tutti di essere visti.
Gli amanti della fotografia devono invece assolutamente visitare l’esposizione di Henri Cartier-Bresson, in mostra alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada” di San Gimignano fino al 15 ottobre 2017. Quest’anno ricorre il settantesimo anniversario della nascita dell’agenzia Magnum Photos, fondata nel 1947 da Robert Capa, George Rodger, David Seymour, William Vandivert e anche da Henri Cartier-Bresson. Ancora oggi è il punto di riferimento del fotogiornalismo internazionale. Come ha giustamente evidenziato il curatore della mostra Denis Curti durante la presentazione, in un momento in cui siamo tutti fotografi, in cui chiunque può scattare col cellulare di fronte a qualunque cosa senza né tecnica né pretesa, è importante riprendere in mano i grandi, quando quest’arte era pensata e totalmente analogica.
Potete dire di aver visitato tutti questi luoghi? Una frase abusata e decisamente inflazionata di Marcel Proust dice che "il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi". Forse potrebbe essere l’occasione giusta per prenderne spunto.
A Empoli sta inoltre per tornare il BEAT Festival, che per la terza edizione unisce sport, food e ovviamente musica. Sul palco del Parco di Serravalle si esibiranno Alborosie, i Fast Animals and Slow Kids insieme agli Zen Circus, il potente Giorgio Poi con altri artisti emergenti e, per chiudere in bellezza, i Franz Ferdinand, che per l’unica data italiana dopo tre anni scelgono proprio la Val d’Elsa.
Insomma, le cose da fare e da vedere davvero non mancano. Buona non vacanza a tutti!
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 14 agosto 2017