Burresi del Pd di Poggibonsi: «La lista civica e la politica delle "bandierine"»
Burresi: «Fa piacere constatare che anche parte dell’opposizione si dichiari soddisfatta di un obiettivo colto dall’Amministrazione, ovvero la recente installazione delle nuove telecamere, nel Vallone e non solo. Più che altro siamo soddisfatti del raggiungimento di un risultato per tutta la città e la comunità, quel bene comune ormai sconosciuto alla lista civica di centro destra»
«Fa piacere constatare che anche parte dell’opposizione si dichiari soddisfatta di un obiettivo colto dall’Amministrazione, ovvero la recente installazione delle nuove telecamere, nel Vallone e non solo. Più che altro siamo soddisfatti del raggiungimento di un risultato per tutta la città e la comunità, quel bene comune ormai sconosciuto alla lista civica di centro destra». Parole di Mauro Burresi, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale, che commenta l’implementazione della videosorveglianza in città e la frettolosa presa di posizione della lista civica di centro destra. «Lista civica che si è letteralmente catapultata a mettere la bandierina - dice Burresi - Fa venire il sospetto che la loro azione politica ormai sia solo questo: criticare, rincorrere il sindaco e mettere le bandierine».
«I due consiglieri della lista civica sono politici di lungo corso e sanno bene che la politica si fa con le scelte e con gli atti - prosegue il capogruppo -. Per l’implementazione della videosorveglianza sono stati necessari due atti, oltre alla volontà politica, questa sì condivisa. C’è stato bisogno di reperire risorse e di destinarle a tale progetto. C’è stato bisogno di modificare il regolamento sulla videosorveglianza. Su entrambi questi passaggi che sono stati fatti in Consiglio Comunale la lista civica ha votato no; non si è astenuta, ha votato no».
«Peraltro abbiamo avuto modo di comprendere anche nei giorni scorsi altri malcelati apprezzamenti della lista civica sull’operato dell’Amministrazione. Sarebbe bello se vi fosse coerenza fra quanto si dice e quanto si fa perché non si amministra con le chiacchiere ma con gli atti. E negli atti, ad esempio, c’è un bel no sulle risorse per la videosorveglianza, come c’è un bel no sulla riqualificazione di viale Marconi, o sulla manutenzione allo stadio».
«Ribadiamo l’importanza di questo risultato - prosegue - ricordando che le telecamere, anche al parcheggio del Vallone, sono una soluzione non certo miracolosa ma uno strumento utile che, insieme ad altri può contribuire a risolvere parte dei problemi che qui si sono creati. Per raggiungere un risultato - chiude il capogruppo - serve portare avanti un percorso. Dire no e poi precipitarsi a mettere le bandierine è di sicuro più semplice ma forse anche poco utile alla città a cui si dice di pensare».
Pubblicato il 29 marzo 2017