Business della canapa sativa: un protocollo contro le produzioni fuorilegge

Uno dei requisiti da verificare è la qualifica di imprenditore agricolo del soggetto responsabile della coltivazione

 TOSCANA
  • Condividi questo articolo:
  • j

Presso il Comando Regione Carabinieri Forestale “Toscana” è stato siglato il Protocollo d’Intesa siglato tra l’Ente Tutela e Innovazione Canapa della Toscana ETS (“E.T.I.C.A.”), nella persona del Presidente Francesco Vitabile ed il Comando Regione Carabinieri Forestale Toscana, nella persona della Gen. B. Marina Marinelli, avente ad oggetto la filiera agro-industriale della Canapa sativa, alla presenza della Vice Presidente della Regione Toscana, nonché Assessora all’Agricoltura, Dott.ssa Stefania Saccardi.

Nel 2016 è stata varata la legge n. 242 che ha dettato "Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”. Da quel momento in poi il fenomeno della produzione e vendita di Cannabis sativa L. ha subito una impennata, attirando l’attenzione delle imprese agricole, degli enti di ricerca e delle istituzioni, soprattutto a causa dei suoi molteplici utilizzi sia nei settori tradizionali (cartario, tessile e alimentare) sia in quelli più innovativi ad esempio i biocarburanti, le bioplastiche, la bioedilizia, ma anche la cosmetica e l’industria farmaceutica. La normativa citata prevede che i Carabinieri forestali siano autorizzati ad effettuare controlli, compresi i prelevamenti e le analisi di laboratorio, sulle coltivazioni della canapa.

Uno dei requisiti da verificare è la qualifica di imprenditore agricolo del soggetto responsabile della coltivazione. In secondo luogo vanno verificati i requisiti di tracciabilità, relativi al possesso dei cartellini delle sementi e delle fatture di acquisto. E’ stato riscontrato tuttavia che molte coltivazioni con finalità produttive di canapa avvengono utilizzando semi non certificati oppure coltivazioni per replicazioni agamiche che rientrano nell’alveo del DPR 309/90, Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti. La firma di questo Protocollo rappresenta la volontà di attivare una collaborazione che preveda sinergie nello sviluppo di un’attività di controllo e di monitoraggio, volta a tutelare la salute pubblica e l’attività degli imprenditori agricoli.

In particolare il protocollo si prefigge lo scopo, da un lato, di definire procedure standardizzate per l’esecuzione dei controlli sulle coltivazioni e per la verifica dell’efficacia psicotropa dei prodotti derivati dalle coltivazioni e, dall’altro, di promuovere l’organizzazione di attività formative ed informative, nonché progetti di ricerca e studio nel settore della salute pubblica.

L’Ente E.T.I.C.A., infatti, è stato registrato nel 2021 dai soci fondatori Resilienza Italia Onlus, associazione di categoria facente parte del tavolo di filiera sulla canapa istituito presso il Ministero dell’Agricoltura, dalla Società Agricola Benefit - Il Borgo della Canapa Srl azienda operante nel settore della canapa, riguardo la parte agricola, florovivaistica e attività di supporto alla  raccolta e attività successive, e da Ambra Srl, azienda operante presso la struttura d’eccellenza della Fondazione Toscana Life Sciences a Siena, la quale dispone di un laboratorio di analisi che ha ottenuto la certificazione ISO 17025 (cod. 2480) che consente di eseguire analisi le cui certificazioni ottenute e gli standard operativi di lavoro garantiscono la completa rintracciabilità dei campioni, affidabilità dei risultati e confrontabilità con gli altri laboratori accreditati. Proprio quest’ultimo laboratorio, in virtù del suddetto protocollo, curerà gratuitamente l’esecuzione delle analisi sui campioni di canapa e derivati che verranno prelevati dai Carabinieri Forestali al fine della verifica del rispetto dei limiti di THC previsti dalla legge per le coltivazioni.

L’adozione di tale protocollo rappresenta lo strumento ideale per promuovere e tutelare la filiera della canapa industriale in tutte le sue fasi, dalla coltivazione al prodotto finito, garantendo al contempo legalità e trasparenza. Inoltre tale protocollo consentirà, quantomeno nel territorio toscano, di disporre di metodologie condivise in modo da evitare quelle incertezze e difformità interpretative che negli ultimi anni hanno spesso frenato la crescita del settore della canapa industriale. L’attuazione del protocollo d’intesa consentirà alla Regione Toscana di disporre di un sistema all’avanguardia, frutto della cooperazione tra operatori del settore e Istituzioni, che contribuirà allo sviluppo della filiera regionale, nonché di disporre di un modello replicabile anche in altre realtà territoriali e su scala nazionale.

Copyright © Valdelsa.net

Potrebbe interessarti anche: Sospesa fino al 16 maggio l'attività della Distilleria Deta

Torna alla home page di Valdelsa.net per leggere altre notizie

Pubblicato il 6 maggio 2022

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su