Caso Lara Lugli: citata dalla società sportiva perché incinta. Aveva giocato anche a Firenze
La 41enne di Carpi in occasione della Festa della Donna ha voluto condividere sui social una vicenda che fa storcere il naso e indignare
Nel 2021 una donna, giocatrice di pallavolo, viene citata per danni dalla ex società sportiva per essere rimasta incinta e perché da questo avvenimento gli sponsor non hanno più adempiuto agli impegni promessi. Non è la storia accaduta in qualche paese, nel quale purtroppo, i diritti delle donne non sono ancora pienamente riconosciuti ufficialmente ma ciò è accaduto in Italia.
Lara Lugli, classe 1980, nella giornata Internazionale della Donna ha denunciato su Facebook quello che le è capitato: rimasta incinta due anni fa, il 10 marzo 2019, comunica la lieta notizia alla Volley Pordenone - società della serie B1 - il contratto era stato firmato nel luglio 2018 e la società decide di recidere il contratto. Un mese dopo Lara ha un aborto spontaneo ma alla Volley Pordenone poco importa perché dopo il suo stop la posizione in classifica è precipitata e gli sponsor non hanno più assolto i loro impegni. Lugli ha chiesto un' ingiunzione di pagamento alla società per l’ultima mensilità di febbraio che le spettava, la Volley Pordenone allora l’ha citata per danni chiedendo un risarcimento. “Una donna se rimane incinta non può conferire un danno a nessuno. L’unico danno lo abbiamo avuto io e il mio compagno per la nostra perdita e tutto il resto è noia e bassezza d’animo”, ha commentato Lara nel post di Facebook.
La Società ha replicato che la verità è stata ribaltata per cavalcare una storia in cui si calpesterebbe una maternità che loro all’epoca avrebbero accolto con grande gioia. “In caso di interruzione anticipata si sarebbero attivate clausole penalizzanti per l’atleta, di fronte alla maternità ci siamo limitati a interrompere consensualmente il rapporto mettendoci in costante contatto con la giocatrice anche nel doloroso momento della perdita del bambino”.
L’Associazione Nazionale Atlete ha chiamato in causa Mario Draghi e Giovanni Malagò per chiedere cosa intendano fare, per mettere fine alla vergognosa situazione per la quale le donne italiane, non avendo accesso alla legge sul professionismo sportivo, vengono esposte a casi come quella di Lugli. A fianco dell’atleta si è schierata- oltre a Enrico Rossi ed Elisabetta Casellati- anche Laura Boldrini che in un post su Facebook ha commentato “La colpa della pallavolista Lara Lugli è quella di essere rimasta incinta. Presenterò una interrogazione. Ecco perché ieri, 8 marzo, dicevo che in Italia c’è poco da festeggiare e molto da lottare per la parità”.
Foto Valleyball.it
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Pubblicato il 10 marzo 2021