Casole, la Corte dei Conti individua 'gravi irregolarità' nei rendiconti 2015 e 2016
L'istruttoria ha evidenziato che, in relazione alla quantificazione del fondo pluriennale vincolato, l’ente non ha correttamente rappresentato nel rendiconto sia la relativa scrittura in entrata che quella finale in uscita, in esito alla gestione effettiva dello stesso fondo pluriennale vincolato durante l’esercizio. Il tutto, secondo quanto dichiarato dall'ente sempre in fase istruttoria, dovuto a un malfunzionamento del software che ha generato gli errori
Il 28 marzo 2019 è stata depositata in segreteria la delibera della Sezione Regionale di Controllo per la Toscana con la quale l’organo di revisione evidenzia “gravi irregolarità” nei rendiconti 2015 e 2016 dell’Amministrazione comunale di Casole d’Elsa. Di conseguenza ha avuto luogo una specifica pronuncia di accertamento da parte della Corte dei Conti.
Le Sezioni di controllo nelle regioni a statuto ordinario e speciale nonché nelle province autonome di Trento e di Bolzano, esercitano il controllo di legittimità su atti e il controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato aventi sede nella Regione; verificano il funzionamento dei controlli interni a ciascuna amministrazione. Qualora accertino, anche sulla base delle relazioni degli organi di revisione economico-finanziaria, comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria, il mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto stesso, la presenza di squilibri di bilancio o di gravi irregolarità contabili, adottano specifica pronuncia e vigilano sull’adozione, da parte dell’ente locale, delle necessarie misure correttive nonché sul rispetto dei vincoli e limitazioni posti in caso di mancati rispetto delle regole del patto di stabilità interno.
Nel documento in questione, disponibile sul sito del Comune, si legge che non sono “solo questioni strettamente finanziarie e contabili che mettono a rischio l’equilibrio di bilancio, ma anche fenomeni che evidenzino problematiche suscettibili di determinare, in prospettiva, pericoli per la stabilità finanziaria dell'ente”.
L’istruttoria ha evidenziato che, in relazione alla quantificazione del fondo pluriennale vincolato, l’ente non ha correttamente rappresentato nel rendiconto sia la relativa scrittura in entrata che quella finale in uscita, in esito alla gestione effettiva dello stesso fondo pluriennale vincolato durante l’esercizio. Il tutto, secondo quanto dichiarato dall’ente sempre in fase istruttoria, dovuto a un malfunzionamento del software che ha generato gli errori.
Secondo quanto riportato, l’ente ha disposto il nuovo ripiano con una rata costante di 14.262,68 euro, a decorrere dall’esercizio 2016 e con applicazione dall’esercizio 2017, fino al 2044.
“Il risultato di amministrazione deve essere corretto, ovvero compensato con apposita delibera degli organi competenti – è scritto nel documento -. Tale correzione è necessaria anche per evitare le ripercussioni sugli esercizi futuri che potrebbero prodursi nel caso di eventuale utilizzo dell’avanzo libero per il finanziamento di ulteriori spese di parte corrente o nel caso di mancato finanziamento del disavanzo effettivo. […] L’accertamento poi di un risultato negativo di amministrazione nei termini sopra indicati, anche se conseguente all’applicazione dei nuovi principi introdotti dal processo di armonizzazione contabile, è da considerarsi grave in quanto espressione di situazioni sottostanti contrarie ai principi di sana gestione e sostenibilità finanziaria.
Il risultato negativo ha infatti alla base la sussistenza di residui attivi inesigibili o di dubbia e incerta esigibilità, mantenuti in bilancio e per i quali i nuovi principi contabili hanno richiesto la cancellazione o l’accantonamento nell’apposito fondo, ovvero la presenza di passività potenziali o situazioni debitorie latenti per le quali la legislazione oggi vigente richiede la costituzione di accantonamenti nei fondi rischi”.
Martedì 30 aprile, alle ore 21.00, è stato convocato un consiglio comunale con, al primo punto dell’ordine del giorno, l’adozione di misure correttive in merito ai rendiconti consuntivi delle annualità 2015/2016.
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 26 aprile 2019