Castelfiorentino, centro di "eccellenza" della ceramica nel Rinascimento
Nel sedicesimo secolo Castelfiorentino era un centro di "eccellenza" nella produzione di ceramica, in particolare piatti e scodelle da mensa del tipo "ingobbiata e graffita", che venivano realizzate anche in versione "di lusso" molto apprezzate dalle famiglie nobili
Nel sedicesimo secolo Castelfiorentino era un centro di "eccellenza" nella produzione di ceramica, in particolare piatti e scodelle da mensa del tipo "ingobbiata e graffita", che venivano realizzate anche in versione "di lusso" molto apprezzate dalle famiglie nobili. Gli scavi del 2005-2006, che hanno riportato alla luce circa 60.000 reperti, documentano l'esistenza - in epoca rinascimentale - di almeno tre fornaci o "botteghe" ubicate rispettivamente in Piazza Cavour, Corso Matteotti (all'altezza dell'ex Cinema Puccini) e via San Martino.
Oggi, grazie ad un progetto promosso dall'Associazione Archeologica della Valdelsa Fiorentina con il contributo del Comune di Castelfiorentino, la ricomposizione e il restauro dei reperti ha preso il via: e nel 2017 sarà realizzata una mostra, per rendere finalmente fruibile all'intera comunità castellana questo importante pezzo della sua storia. Un primo step, insomma, nella prospettiva di individuare in futuro una collocazione più stabile.
Dopo Benozzo Gozzoli e Filippo Brunelleschi, dunque, sarà la ceramica a rafforzare il ruolo di Castelfiorentino quale "piccola Firenze" del Rinascimento? E' l'obiettivo cui sta puntando l'Amministrazione Falorni. L'idea di valorizzare il materiale recuperato una decina di anni fa in Piazza Cavour dal team di esperti formato dall'Associazione Archeologica della Valdelsa Fiorentina e dall'Earthwatch Institute di Massachussets.
In questa prima fase, il restauro interessa ventisei "pezzi": piatti e scodelle del XVI secolo, recuperati in differenti stadi di lavorazione (dagli scarti di "prima cottura" ai manufatti destinati alla vendita) che consentono di ricostruire l'intero processo produttivo, grazie anche al contestuale ritrovamento - all'epoca - di alcuni utensili.
"Come si evince dalle ricerche condotte da Marja Mendera e Anna Moore Valeri - sottolinea il Vicesindaco con delega alla Cultura, Claudia Centi - a Castelfiorentino esisteva nel periodo rinascimentale una fiorente produzione di ceramica di elevata qualità, molto popolare tra le famiglie aristocratiche. Un centro di eccellenza a sua volta collegato alla disponibilità di materie prime e a una posizione geografica favorevole, essendo il nostro territorio ubicato all'incrocio tra la Via Francigena e la Via Volterrana. Per Castelfiorentino, si tratta di un grosso passo in avanti rispetto agli scavi effettuati una decina di anni fa: entro la fine del mese, infatti, prenderà il via il restauro dei reperti"
"Nella primavera del prossimo anno - precisa Centi - la prima fase del restauro sarà completata e potremo finalmente organizzare una mostra, per far conoscere alla cittadinanza questo piccolo tesoro. Contestualmente, il nostro impegno proseguirà nella ricerca di sponsor e finanziamenti privati. Il materiale è ingente e di grande valore, non solo sotto il profilo storico-artistico ma anche perché consente di gettare nuova luce sull'evoluzione della manifattura e della tecnologia nella nostra area."
Pubblicato il 13 dicembre 2016