Castelfiorentino, la violenza sulle donne in un'opera di Muz

«Ho voluto rappresentarlo nella maniera più semplice ed esplicita possibile. Una donna sola, rannicchiata su se stessa è presente nel mezzo del pannello. Essa sta ad indicare la solitudine e lo smarrimento di qualsiasi persona sottoposta alla privazione di qualcosa. Ogni volta che viene privata della propria libertà, a causa di una impensabile e inumana presa di potere. Accanto a lei, una rosa giace in terra, simbolo della bellezza della purezza, in questo caso anche simbolo di decadenza»

 
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Una donna. Completamente sola. Quasi ripiegata su se stessa e con lo sguardo del tutto assente. E’ questo il personaggio che compare in un’opera di Muz (al secolo Samuel Rosi), giovane artista di origine sanminiatese, che attraverso la Polisportiva I’ Giglio e l’Associazione Kalibu ha donato al Comune di Castelfiorentino il suo lavoro in occasione della ricorrenza del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza nei confronti delle donne.

Il quadro di Muz raffigura un personaggio inequivocabilmente femminile, ma con i contorni del volto sfocati, indefiniti. Quasi a voler suggerire che, in fondo, non è “una donna” in particolare ad essere rappresentata, e che la sua vicenda personale potrebbe essere quella di chiunque.

«Essendo il tema del contest la “violenza sulle donne” – osserva l’artista – ho voluto rappresentarlo nella maniera più semplice ed esplicita possibile. Una donna sola, rannicchiata su se stessa è presente nel mezzo del pannello. Essa sta ad indicare la solitudine e lo smarrimento di qualsiasi persona sottoposta alla privazione di qualcosa. Ogni volta che viene privata della propria libertà, a causa di una impensabile e inumana “presa di potere”. Accanto a lei, una rosa giace in terra, simbolo della bellezza della purezza, in questo caso anche simbolo di decadenza. I lineamenti non definiti vogliono anche andare a generalizzare l’identità in sé, avendo così una valenza totale».

L’opera di Muz era stata scelta due mesi fa da una giuria popolare al termine di una serata promossa dalla Polisportiva I’ Giglio e dall’associazione Kalibu, in particolare da Silvia De Lucia, Irene Belli e Consuelo Carcione. La consegna del quadro è avvenuta invece alcuni giorni fa in Municipio alla presenza del Vicesindaco Centi, dell’artista, del presidente della Polisportiva I’Giglio, Silvano Comanducci, e di Silvia De Lucia (Associazione Kalibu).

«Quest’opera – osserva il Vicesindaco con delega alla Cultura, Claudia Centi – apre di fatto il programma delle iniziative che abbiamo organizzato per il 25 novembre, grazie all’impegno profuso da numerose associazioni del nostro territorio e da Sandra Niccolai, consigliere con delega alle pari opportunità. Ve ne daremo i dettagli la prossima settimana. Richiamare l’attenzione sul tema della violenza nei confronti delle donne è un impegno che ognuno di noi deve sentire, a partire naturalmente dalle istituzioni che devono e possono adoperarsi sempre di più per ridurre al minimo un fenomeno che purtroppo è ancora oggi molto diffuso».

Muz si è avvicinato all’arte dopo aver conseguito il diploma, praticando la spray art e approdando in seguito a un aspetto più figurativo e di ricerca cromatica, che si avvale di figure e lineamenti parzialmente percettivi distinguibili nella totalità dell’opera. L’utilizzo di supporti non del tutto tradizionali e lo studio di soggetti che rappresentano volti, personaggi in toto o nell’atto del proprio mestiere, scaturisce dalla volontà di avvicinarsi sempre di più alla quotidianità. Ha partecipato a numerosi eventi, in Toscana e fuori, e quest’anno ha vinto il concorso “Un murales per lo sport, la solidarietà e l’amicizia”, organizzato dal Comune di Pieve a Nievole.

Pubblicato il 15 novembre 2017

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