Celiachia: attiva una casella di posta elettronica per tutte le domande

La celiachia è una infiammazione cronica della mucosa dell'intestino che dura tutta la vita e colpisce circa l'1% della popolazione. E' ancora una malattia in gran parte 'sommersa': molti italiani non sanno di essere malati. Si manifesta in soggetti geneticamente predisposti, in seguito all'introduzione di alimenti contenenti glutine. Può essere tenuta perfettamente sotto controllo seguendo poche elementari regole di alimentazione, cioè eliminando dalla dieta tutti i cereali contenenti glutine

 
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Da domani, mercoledì 1 maggio, il dipartimento della Prevenzione della Asl Toscana sud est (Arezzo, Siena e Grosseto) attiverà la mail [email protected], a cui i cittadini potranno inviare domande e richiesta di informazioni sulla celiachia.

La celiachia è una infiammazione cronica della mucosa dell'intestino che dura tutta la vita e colpisce circa l'1% della popolazione. E’ ancora una malattia in gran parte 'sommersa': molti italiani non sanno di essere malati. Si manifesta in soggetti geneticamente predisposti, in seguito all'introduzione di alimenti contenenti glutine. Può essere tenuta perfettamente sotto controllo seguendo poche elementari regole di alimentazione, cioè eliminando dalla dieta tutti i cereali contenenti glutine: frumento, orzo, segale, farro, spelta, kamut, triticale.

La celiachia è ritenuta una malattia sociale. Per garantire un’alimentazione equilibrata, ai soggetti affetti è riconosciuto il diritto all'erogazione gratuita di prodotti senza glutine. Gli operatori del dipartimento della Prevenzione della Ausl Toscana sud est, oltre a vigilare sulle imprese alimentari, formano gli addetti alla preparazione e somministrazione di alimenti e danno informazioni alla popolazione per consentire di vivere una vita assolutamente normale sia nella propria abitazione che fuori casa.

In Toscana i celiaci sono 15.350; nella Ausl Sud Est se ne contano 3468, così suddivisi per provincia: Arezzo 1637, Siena 980, Grosseto 851. Negli ultimi anni le diagnosi sono aumentate grazie alla disponibilità di test diagnostici specifici.

Pubblicato il 30 aprile 2019

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