Certaldo, l'Ente Boccaccio torna nella tabella ministeriale. Contributo di 15.000 annui per il triennio 2015-2017

L'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio torna a figurare nella "Tabella delle Istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario annuale dello Stato" valida per il triennio 2015-2017, che comporterà l'erogazione di un contributo di 15.000 euro l'anno per tre anni, da destinare alle proprie attività. La notizia arriva a seguito della approvazione del Decreto Interministeriale e del relativo piano di ripartizione dei contributi della tabella triennale 2015-2017, ai sensi della legge 534/1996, da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale

 
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L'Ente Nazionale Giovanni Boccaccio torna a figurare nella "Tabella delle Istituzioni culturali ammesse al contributo ordinario annuale dello Stato" valida per il triennio 2015-2017, che comporterà l'erogazione di un contributo di 15.000 euro l'anno per tre anni, da destinare alle proprie attività. La notizia arriva a seguito della approvazione del Decreto Interministeriale e del relativo piano di ripartizione dei contributi della tabella triennale 2015-2017, ai sensi della legge 534/1996, da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

«Siamo lieti della notizia ricevuta - commenta il presidente Stefano Zamponi - perché l'accoglimento della nostra domanda è la conferma, da parte del Ministero dei Beni Culturali che ringraziamo, della qualità delle attività culturali, delle pubblicazioni, dei convegni realizzati dall'Ente Boccaccio negli ultimi tre anni. Nel periodo immediatamente antecedente, l'Ente si era dovuto dedicare a problemi strutturali, come la fine dei lavori alla torre in Casa Boccaccio e la realizzazione del nuovo giardino, lavori che avevano da un lato reso non sempre agibile la Casa, dall'altro diminuito le risorse ed energie disponibili per l'attività culturale. Questo, in un momento in cui lo Stato aveva meno disponibilità economica per queste istituzioni, fece sì che l'Ente venisse momentaneamente escluso dalla tabella, forse anche perché non venne adeguatamente valutata l’importanza delle attività di recupero e valorizzazione di Casa Boccaccio. Oggi tuttavia, salutiamo con soddisfazione questo risultato - conclude Zamponi - perché il finanziamento arriva a valle di un lavoro iniziato per preparare il Settimo Centenario della nascita di Boccaccio del 2013, dei convegni e pubblicazioni che ad esso si sono succeduti: uno slancio che ha riportato l'Ente Boccaccio ad una centralità a livello nazionale e internazionale, ad un ruolo che gli viene ampiamente riconosciuto. Il contributo di 15.000 euro l'anno, pur se modesto rispetto ad altre istituzioni culturali nazionali, per l'Ente rappresenta un'importante opportunità per consentire lo svolgimento delle proprie attività statutarie».

Soddisfatto per il risultato ottenuto anche il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini. L'Ente nazionale Giovanni Boccaccio ha infatti sede nella Casa di Boccaccio in Certaldo Alto, edificio che nel 2012 l'Agenzia del Demanio, che ne era proprietaria, ha ceduto a titolo gratuito al Comune di Certaldo con un accordo di valorizzazione che impegna il Comune certaldese a mantenere e valorizzare l'immobile in ambito culturale.

«Il reinserimento dell'Ente Boccaccio nella tabella ministeriale dei finanziamenti è una notizia importante - dice Giacomo Cucini - sia per il supporto economico che l'Ente, che anche il nostro Comune sostiene, riceverà, che per il riconoscimento del ruolo culturale rivestito a livello nazionale e internazionale. Per la prima volta dopo tanti anni, il bilancio del Governo centrale su cultura e turismo ha il segno più. Questa legge di stabilità ha dato più risorse per molte nuove assunzioni e per maggior sostegno alla cultura di qualità e anche l'Ente Boccaccio beneficia di questa scelta. Mi preme sottolineare anche che il Comune di Certaldo fin dal dopoguerra si è impegnato, con le varie amministrazioni comunali, nel fare di Certaldo un luogo di divulgazione e produzione culturale, per i suoi cittadini, ma sempre guardando oltre i confini locali, memori dell'importanza e centralità che Giovanni Boccaccio ha avuto per la cultura italiana ed europea. Un lavoro che potrà proseguire, grazie anche al supporto del contributo ministeriale, a beneficio delle attività rivolte a docenti, dottorandi, studenti e cittadini, che potranno trovare nuove occasioni di conoscere e approfondire il patrimonio culturale che Giovanni Boccaccio ha lasciato in eredità all'umanità intera».

Pubblicato il 30 dicembre 2015

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