Chi è SeaCreative, lo street artist che ha cambiato il volto al sottopasso in Via Solferino
Ogni anno grazie a Dots intervengono a Poggibonsi artisti di fama internazionale. Questa volta è toccato a SeaCreative, che in due giorni ha modificato il muro del sottopasso in Via Solferino, uno dei luoghi più trafficati della città. «Il suo tratto lineare crea microcosmi caotici in cui perdersi, un immaginario di personaggi attoniti, sbalorditi, distratti e polisemici. Non aspettavamo altro», hanno scritto su Facebook gli organizzatori, appena prima della residenza artistica
Per il quarto anno consecutivo DOTS - Down On The Street, il progetto ideato da Blue Train Circolo Arci con il sostegno dell’amministrazione comunale di Poggibonsi, torna a cambiare il volto del paesaggio urbano per come lo conosciamo. L'obiettivo principale dell'iniziativa è quello di dare nuova vita alla città valdelsana che, per la sua storia e la sua struttura, si presta ad installazioni permanenti di street art.
Ogni anno intervengono artisti di fama internazionale. Questa volta è toccato a SeaCreative, che in due giorni ha modificato il muro del sottopasso in Via Solferino, uno dei luoghi più trafficati della città. «Il suo tratto lineare crea microcosmi caotici in cui perdersi, un immaginario di personaggi attoniti, sbalorditi, distratti e polisemici. Non aspettavamo altro», hanno scritto su Facebook gli organizzatori, appena prima della residenza artistica.
SeaCreative, all'anagrafe Fabrizio Sarti, è nato a Varese nel 1977. Ha cominciato col writing quando aveva più o meno 15 anni, come ci confessa al telefono, e da lì ha preso spunto per dedicarsi a studi specifici di grafic design. Col passare del tempo è riuscito a fare della sua passione un lavoro e ha realizzato murales un po' dappertutto. In luoghi abbandonati, in hotel, durante festival, contattato da privati, da aziende, da amministrazioni. «Ogni graffitista ha un nome - spiega -, il mio è Sea (che si legge proprio così come si scrive). Non vuol dire niente di particolare, solo che mi piaceva disegnare quelle lettere. Quando ho realizzato il dominio del mio sito internet l'ho chiamato seacreative.net e da allora molti sui giornali o sui social hanno cominciato a sbagliare, aggiungendo "Creative". Così alla fine sono diventato SeaCreative».
Il lavoro che Fabrizio ha realizzato a Poggibonsi si chiama "Guarda oltre". Rispecchia in maniera chiara ed esemplificativa il suo stile, con elementi grafici evidenti. In questo caso, più che su una tematica, com'era stato per Vera Bugatti lo scorso anno, l'opera si concentra sullo spazio. «Siamo partiti dalla foto del muro - dice - Non volevo che risultasse come un foglio bianco, allora ho pensato a un pattern con sfondo notturno. Per unire le cose ho inserito degli archi, oltre i quali c'è la natura, che arriva da dietro e avvolge i personaggi, come legati da uno spirito guida. E' come se avessi costruito delle nicchie in cui le persone possono entrare». La sensazione, in effetti, non è più quella di trovarsi di fronte a un muro che definisce lo spazio e lo delimita in un'area chiusa, ma, al contrario, che ci sia, proprio lì davanti, qualcosa di immaginario e curioso da scoprire.
Al telefono parliamo del valore positivo di interventi come questo, che hanno il pregio di migliorare l'aspetto di luoghi non banali della città, costringendo chiunque a porvi attenzione. «Quello di Poggibonsi è un intervento artistico studiato. Iniziative di questo tipo sono sicuramente belle, anche se tante volte in Italia ci nascondiamo dietro alla "riqualificazione urbana" in posti che poi cadono a pezzi. Non si può pensare di risolvere tutto con un disegno quando il muro cade, non so se mi spiego. Bisogna agire con una certa testa».
«Mi chiedono spesso che differenza c'è tra arte e street art, la seconda - ci tiene a sottolinearlo - è sempre spontanea e illegale».
Dots Festival è parte del progetto d’area Fenice Contemporanea. Nelle precedenti edizioni ha già portato a Poggibonsi Dome, Qbic, Zed1, Vera Bugatti, Hyuro e Mr.THOMS. Negli ultimi anni tante altre iniziative di questo tipo si sono sviluppate in Val d'Elsa: Walld'Elsa e Urban Connection, sempre a Poggibonsi, Local art walls a Certaldo, Graffi urbani a Castelfiorentino e Percorsi in Comune Vol. 1 a Monteriggioni. Chissà che non diventi una vera e propria capitale della street art.
Alessandra Angioletti
Pubblicato il 18 settembre 2018