Chiusa l'Anteprima della Vernaccia di San Gimignano 2017. Presto anche la Rocca ristrutturata

Non si è solo degustato, nel corso della conferenza stampa si è anche parlato di futuro, prossimo e nel lungo periodo, degli obiettivi dell'intero territorio inteso come insieme di produttori che condividono lo stesso progetto: far crescere la Vernaccia di San Gimignano, non solo qualitativamente ma anche nella conoscenza e nella percezione che di questo vino ha il mondo. Si tratta del primo passo per aumentare la domanda e la redditività del prodotto

 
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Si è chiusa ieri, mercoledì 15 febbraio, l'Anteprima della Vernaccia di San Gimignano 2017. Grande successo di pubblico, che nella domenica di apertura della manifestazione ha affollato le sale del Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada, cinquanta i buyers internazionali, tantissimi gli operatori italiani e i giornalisti di settore, quasi settanta quelli internazionali, più di cento gli italiani.

Ma la presentazione è stata un vero successo più che altro per il giudizio unanime della critica: una grande vendemmia per la Vernaccia di San Gimignano, che ha così onorato il cinquantenario della denominazione celebrato lo scorso anno. Vini ancora in evoluzione, che necessitano di un periodo di affinamento in bottiglia per esprimersi completamente, ma che già oggi presentano i caratteri tipici della tipologia, le note minerali e sapide, i profumi delicati, una bella struttura a cui corrisponde un'acidità equilibrata: una Vernaccia di San Gimignano da bere fresca nell'annata, ma anche da riporre in cantina e da riscoprire tra qualche anno.

Non si è solo degustato, nel corso della conferenza stampa si è anche parlato di futuro, prossimo e nel lungo periodo, degli obiettivi dell'intero territorio inteso come insieme di produttori che condividono lo stesso progetto: far crescere la Vernaccia di San Gimignano, non solo qualitativamente ma anche nella conoscenza e nella percezione che di questo vino ha il mondo. Si tratta del primo passo per aumentare la domanda e la redditività del prodotto, come spiega la presidente Letizia Cesani: «Esattamente due mesi fa nel Teatro dei Leggieri abbiamo chiuso le celebrazioni, durate un intero anno, del cinquantesimo anniversario dal riconoscimento della DOC con il convegno “Vernaccia di San Gimignano, I prossimi cinquant’anni”: in quel momento abbiamo rinnovato il nostro pensiero sulla Vernaccia di San Gimignano del futuro e fatto il punto sulle iniziative svolte, non celebrazioni autoreferenziali ma piuttosto momenti di approfondimento che hanno avviato percorsi concreti di crescita per la denominazione ed il territorio intero.

Siamo i custodi della natura e delle tradizioni e nessuno meglio degli agricoltori conosce i tempi del raccolto, si semina oggi per raccogliere in un futuro incerto: terra fertile, tempo, pazienza e cura amorevole sono gli ingredienti necessari per avere un buon raccolto e nell’anno appena trascorso non abbiamo fatto altro che seminare: una ricerca di mercato con l’Università La Sapienza che orienterà le attività di comunicazione e marketing per i prossimi anni, il libro di Armando Castagno, i seminari in giro per l’Italia e all’estero, riflessioni sulla Vernaccia di San Gimignano e il territorio di produzione.

E proprio a San Gimignano abbiamo deciso di gettare le fondamenta dei prossimi cinquanta anni della Denominazione realizzando un progetto che partendo dal punto più alto della nostra città, La Rocca di Montestaffoli, ex sede del Consorzio, diffonda la Vernaccia di San Gimignano nel mondo.

Il Consorzio è infatti vincitore di un bando pubblico che lo fa assegnatario del Centro Comunale di divulgazione e diffusione della Vernaccia di San Gimignano per i prossimi sedici anni: un investimento importante che vede uniti tutti i produttori per realizzare un luogo dove si possa conoscere a tutto tondo la Vernaccia di San Gimignano, che è vino ma anche cultura, un luogo dove si concretizzi la sintesi di ciò che rappresenta, un vino di grande storia e tradizione, ma al passo con i tempi ed il mercato.

La divulgazione, la didattica, lo studio, la possibilità di degustare al meglio i vini dei nostri produttori sono fattori fondamentali per la Vernaccia di San Gimignano, un vino bianco fuori dai soliti schemi che deve essere conosciuto per essere apprezzato per ciò che è, la più diretta espressione di un territorio e della sua storia secolare, un vino antico, autoctono, toscano. Nascerà così una sorta di Vernaccia Academy, un luogo di diffusione della cultura della Vernaccia, fatta non da analisi organolettiche ma di emozioni e di vere e proprie esperienze dei sensi grazie all'utilizzo delle più moderne tecnologie multimediali.”

I lavori di ristrutturazione della Rocca di Montestaffoli sono in corso, per il prossimo mese di aprile è prevista l'inaugurazione. 

Pubblicato il 16 febbraio 2017

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