Cinque buoni motivi per visitare il Portogallo
La domanda alla quale trovo più difficile rispondere appena tornata da un viaggio solitamente è “Com’è il [nome del posto appena visitato?”. Se la domanda “Com’è andata?” può essere “aggirata” con un generico “Alla grande!”, “Bene”, “Così e così” o “Male”, stessa cosa non può certo essere detta quando ti viene chiesto di esprimere un giudizio più approfondito su quello che hai appena visto, visitato e vissuto (le 3 magiche V del viaggiatore)
La domanda alla quale trovo più difficile rispondere appena tornata da un viaggio solitamente è “Com’è il [nome del posto appena visitato]?”. Se la domanda “Com’è andata?” può essere “aggirata” con un generico “Alla grande!”, “Bene”, “Così e così” o “Male”, stessa cosa non può certo essere detta quando ti viene chiesto di esprimere un giudizio più approfondito su quello che hai appena visto, visitato e vissuto (le 3 magiche V del viaggiatore). Sì, perché si ha sempre paura di non riuscire a trasmettere veramente la bellezza e l’incanto delle cose che si è avuto la fortuna di scoprire, rischiando di non rendere veramente omaggio al paese che ci ha accolti.
Per evitare questo “abominio”, non cercherò di perdermi in giri di parole inutili su quello che è stato il mio viaggio on the road in Portogallo, mi limiterò semplicemente a riassumere in 5 punti i motivi principali per i quali ve lo consiglio caldamente.
1. Il clima
Tanto per iniziare, se anche voi fate parte della categoria di viaggiatori poco “entusiasti” circa le bollenti temperature agostane, il Portogallo è la vostra meta ideale. In questo paese infatti, a causa della presenza dell’Oceano Atlantico, il clima è piacevolmente mite proprio nei mesi in cui viene solitamente preso d’assalto da turisti e visitatori: estati e primavere sono soleggiate ovunque (essendo il Portogallo protetto dall’Anticiclone delle Azzorre) e il clima diventa più caldo man mano che si procede verso sud, mantenendosi comunque sempre ben ventilato ovunque (non dimenticate di infilare in valigia la protezione solare se non volete rischiare un’ustione “beffati" dal sempre presente venticello oceanico!).
2. Il cibo (e brindisi annessi!)
“Mangiare è incorporare un territorio”, scriveva il geografo francese Jean Brunhes. E se per immergersi totalmente nella cultura di un paese bisogna prima di tutto comprenderne ed assaporarne la cucina, non potete capitare in un posto migliore del Portogallo: tra dolci tipici (non perdetevi le famosissime pastéis!), pesce a volontà (baccalà in tutte le salse, sardine, polpo e chi più ne ha, più ne metta) a prezzi incredibilmente bassi, vinho verde, porto e ginginha per avere mille e una occasioni per brindare, vi conviene iniziare a programmare una "dieta del ritorno" già prima di partire!
3. I colori e la musica
Poche città al mondo riescono a trasmettere la gioia di vivere autentica e genuina come Lisbona: lasciatevi perdere tra i molteplici colori delle tipiche abitazioni dei quartieri più caratteristici (Bairro Alto e Rossio in primis) e tra le malinconiche note dei suonatori di fado che popolano l’Alfama, il più antico quartiere di Lisbona. Inoltre, se state “ristrutturando” casa, la varietà di azulejos (le tradizionali piastrelle in ceramica, delle quali potete visitare anche un museo appositamente dedicato che ne ripercorre la storia e le evoluzioni) che rivestono l’intero centro storico saranno sicuramente un ottimo spunto per rinnovare il vostro bagno e non solo!
4. Il portoghese
Secondo il poeta e drammaturgo tedesco Christian Friedrich Hebbel, “se la lingua fosse un prodotto dello spirito logico, e non del poetico, ne avremmo una sola”. Una delle prove della veridicità di queste parole non può che essere, a mio avviso, la musicalità della lingua portoghese: che sia cantata per le vie dell’Alfama da qualche suonatore di fado, parlata dalle casalinghe lisboneti per le strade meno battute dai turisti o recitata da qualche attore di strada in forma di poesia, non potrete fare altro che subirne il fascino poetico e melodioso.
5. L’oceano
Per concludere, come non inserire nella lista dei "motivi per” la suggestione di quel grande mare che è l’Oceano: un’infinita distesa di blu che si lega alla storia dei grandi esploratori che da qui partivano per affrontare l’ignoto tornando con ogni tipo di tesoro dagli angoli più remoti del mondo. Non sarà facile scegliere tra gli 850 km di costa lambita dall’Oceano Atlantico: tra spiagge sconfinate e vivaci dove trovare servizi ed occasioni di divertimento e calette solitarie e più tranquille, il Portogallo sarà comunque capace di accontentare tutti. Se temete le temperature oceaniche, la vostra meta ideale è l’Algarve: paradiso turistico per eccellenza dove l’acqua, pur rimanendo più fredda rispetto al mare a cui siamo abituati, si offre meno “difficile” da affrontare. In ogni caso, che sia tra le onde di un’ampia spiaggia affollata o nella calma piatta di una caletta nascosta, non fatevi mancare l’ebbrezza di un tuffo nell’Oceano: tonificante per corpo e spirito!
Se è vero che, come dice Wim Wenders, "non si parte per andare da nessuna parte senza aver prima di tutto sognato un posto”, spero di avervi dato qualche buono spunto per iniziare a “sognare” il vostro prossimo viaggio portoghese. Guida alla mano, macchina fotografica e buona compagnia, non mi resta che augurarvi boa viagem! :) Magari il prossimo anno qualcuno riuscirà sicuramente meglio di me nell’impresa di raccontare questo meraviglioso Paese.
Dalla’alto verso il basso e da sinistra verso destra: Alfama, bacalhau à brás (baccalà alla brás), Bairro Alto, le scogliere di Cabo de São Vicente viste dalla Fortaleza di Sagres, Porto, prahia do Faro, Rossio e la Quinta da Regaleira a Sintra.
Marta Pacini
Pubblicato il 14 giugno 2016