Colle di Val d'Elsa, i cittadini protestano in Comune ma non ottengono risposte

I cittadini colligiani sono stati informati dell’iniziativa tramite la diffusione di volantini affissi in tutta la parte alta del paese, ma soprattutto tramite le condivisioni che velocemente sono state effettuate su Facebook. I punti cardine della protesta dei residenti sono stati i seguenti: l’impianto di risalita che da tempo non funziona, disagi che riguardano i colligiani che vivono in Colle Alto come la questione dei parcheggi, la fruibilità turistica e la possibilità di un’eventuale estensione di orario per la ztl

 
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Lo avevamo annunciato qualche giorno fa in un nostro articolo, che oggi, 4 agosto alle 12.30 si sarebbe tenuta una manifestazione di protesta davanti al Comune di Colle di Val d’Elsa, organizzata da alcuni cittadini, stanchi di vari problemi che oramai da qualche tempo affliggono la cittadina toscana e infastiditi del silenzio del suo sindaco Paolo Canocchi.

I cittadini colligiani sono stati informati dell’iniziativa tramite la diffusione di volantini affissi in tutta la parte alta del paese, ma soprattutto tramite le condivisioni che velocemente sono state effettuate su Facebook. I punti cardine della protesta dei residenti sono stati i seguenti: l’impianto di risalita che da tempo non funziona, disagi che riguardano i colligiani che vivono in Colle Alto come la questione dei parcheggi, la fruibilità turistica e la possibilità di un’eventuale estensione di orario per la ztl.

Davanti al Comune si sono presentate all’incirca una trentina/quarantina di persone, non un altissimo numero se si tiene conto che l’iniziativa è da più di una settimana che veniva pubblicizzata, ma nonostante ciò i presenti erano molti agguerriti, attivi e naturalmente arrabbiati per la situazione. La maggior parte dei presenti erano persone di età adulta, ma anche qualche giovane e qualche anziano, anche loro pronti per manifestare i loro dubbi e problemi.

Come poteva essere scontato pensare, ad accogliere il gruppo, non c’era il sindaco Paolo Canocchi e nemmeno il suo vice, poiché, come è stato detto, da qualche giorno entrambi in ferie. Mentre sul luogo sono invece arrivati alcuni membri dell’Arma dei Carabinieri, uno dei quali, è riuscito a far entrare i manifestanti dentro il Comune, vista anche l’ora calda e pericolosa.

I protestanti, come già accennato, non hanno avuto la possibilità di parlare con una alta carica amministrativa, ma ad attenderli c’era la giovane assessora Sofia Aggravi, che ha preso nota dei vari problemi e che pare quasi aver svolto il ruolo di capro espiatorio della situazione, come ha anche detto qualcuno tra i presenti.

I cittadini hanno esposto i loro problemi, già citati all’inizio dell’articolo, sottolineando inoltre le difficoltà che soprattutto le persone anziane residenti nella parte alta della città riscontrano nel fare dei semplici spostamenti, questo per l’assenza di bus in alcune fasce orario e per la rottura (ormai da mesi) dell’ascensore, che non si sa quando tornerà a funzionare. I presenti, oltre a volere il bene per la comunità sperando che tutte le questioni si possano risolvere il prima possibile, pretendono una maggiore comunicazione e informazione da parte dell’Amministrazione e le dovute risposte da parte del sindaco e chi di dovere. I protestanti hanno provato a chiedere un appuntamento per essere sicuri di poter parlare con il sindaco, magari già nella prossima settimana, dopo il rientro delle ferie del Canocchi o del vice, ma ciò per adesso non è stato possibile.

«La popolazione è lasciata a se stessa e voi del Comune state così perdendo credibilità», grida qualcuno all’interno della sala. A ciò la giovane assessora risponde che il prima possibile verrà fatto un comunicato dove si cercherà di spiegare le varie questioni e dare delle risposte. 

Mary Piccirillo

Pubblicato il 4 agosto 2017

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