Colle di Val d'Elsa, il M5S: «Riqualificazione dell'Agio? Spesa ingente a fronte di un modesto ritorno di sviluppo urbano»
I 5Stelle: «Per non imbatterci in una seconda Fabbrichina, a nostro avviso, dovrebbe essere usata particolare cautela riguardo al progetto di riqualificazione dell'area dell'Agio; in gran parte, gli interventi provengono da un datato progetto dell'architetto Jean Nouvel, progettista della Fabbrichina. Secondo il nostro modesto parere, anche se finanziate, queste opere comporterebbero una spesa ingente a fronte di un modesto ritorno di "sviluppo urbano"»
Il Movimento 5 Stelle di Colle di Val d'Elsa pone dei dubbi sul progetto di riqualificazione dell'area dell'Agio "da destinare a biblioteca e centro di aggregazione e alla realizzazione di un parcheggio interrato a servizio della stessa con percorso pedonale interrato per il collegamento alla parte alta della città". Questo intervento rientra nei PIU.
I Progetti di Innovazione Urbana (PIU), così come delineati dalla DGR 57/2015, rappresentano un insieme coordinato ed integrato di azioni finalizzate alla risoluzione di problematiche di ordine sociale, economico ed ambientale in ambito urbano. Tali progetti sono volti a favorire l'inclusione sociale e la riduzione del disagio socio-economico, promuovendo uno sviluppo urbano equilibrato da attuare attraverso interventi integrati di miglioramento dei servizi sociali ed educativi, dalla fruizione dei luoghi di cultura, dell'efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico e della mobilità urbana. I contributi in conto capitale saranno erogati nella misura dell'80% delle spese effettivamente sostenute per la realizzazione delle singole operazioni ammesse a finanziamento, con un costo massimo ammissibile, per ciascun PIU, che non potrà superare i 20 milioni di euro. E l'Amministrazione Comunale di Colle di Val d'Elsa, di concerto con quella di Poggibonsi, intende presentare alcuni interventi.
«Per non imbatterci in una seconda Fabbrichina - si legge in una nota del M5S -, a nostro avviso, dovrebbe essere usata particolare cautela riguardo al progetto di riqualificazione dell'area dell'Agio; in gran parte, gli interventi provengono da un datato progetto dell'architetto Jean Nouvel, progettista della Fabbrichina. Secondo il nostro modesto parere, anche se finanziate, queste opere comporterebbero una spesa ingente a fronte di un modesto ritorno di "sviluppo urbano"».
Il M5S parlo poi anche della seconda sala cinematografica del Teatro del Popolo: «Gli ultimi dieci anni di Amministrazione Pd sono stati caratterizzati dal dover prendere finanziamenti pubblici in maniera esagerata e troppo affrettata, senza prevederne gli sviluppi e gli esiti finali, a fronte di un loro vero utilizzo. Anche l'amministrazione Canocchi sembra non aver perso il vizio. Su questa questione riteniamo che si debba riflettere e porsi delle domande. Il Teatro del Popolo è stato ristrutturato pochi anni fa: un eventuale multisala sarebbe in grado di mantenere i ritmi a pieno regime e costituire un vero elemento catalizzatore della parte bassa della città? Oppure si rischia che il cinema diventi bello capiente ma perlopiù vuoto? Questa è una questione che dovrebbe essere posta al giudizio della cittadinanza tramite consultazione popolare per far si che condivida consapevolmente questa scelta».
I 5Stelle propongono una alternativa all'Agio: «Riqualificazione della Cartiera della Buca da destinare a biblioteca e centro di aggregazione, sfruttando la corrente dalla Gora per un minor consumo energetico. Non un "edificio isolato nell'Agio". In particolare specifichiamo che anche se l'immobile fosse già interessato da un progetto (ostello ?!?) non vediamo la problematica nel poterlo sostituire, grazie anche alla presenza dell'adiacente parcheggio pubblico, dell'asilo, museo, ect. In questo modo la biblioteca diventerà generatore di contenuti raccontando alla comunità la storia locale, un luogo dove trovare risorse e informazioni per sviluppare i proprio progetti, idee e creatività, luogo di incontro e condivisione, per la crescita ed il sostegno, non un luogo isolato, bensì importante spazio di relazione per leggere, imparare, confrontarsi e crescere insieme; il tutto ad energia zero. Le biblioteche moderne collegano le persone, i luoghi e le idee per costruire una società migliore e debbono essere alla portata di tutti e non nascoste».
Pubblicato il 12 novembre 2015