Colle di Val d'Elsa, impianto di risalita chiuso da mesi e i cittadini organizzano una manifestazione di protesta
«Caro cittadino residente in Colle Alta, da troppo tempo l'ascensore è chiuso e nessuno da Palazzo Ranieri vuole dirci il perché; così facendo l'Amministrazione ci manca di rispetto. L'impianto di risalita ha funzionato diversi mesi a singhiozzo per poi chiudere definitivamente a febbraio. A quel tempo un volantino informava i cittadini che l'impianto sarebbe stato riattivato entro la fine di aprile ma ad oggi gli ascensori sono ancora chiusi e il sindaco Paolo Canocchi si rifiuta di rispondere ai residente e ai commercianti che vivono notevoli scomodità»
Ancora silenzio da parte del Comune di Colle di Val d'Elsa sulle motivazioni che costringono l'ascensore che conduce da Colle Bassa a Colle Alta non funzionante. Ne avevamo parlato qui e qui. Come sempre più spesso succede, la protesta parte dai social con commenti, richiesta di spiegazioni, scambi di informazione e diventa concreta. Questo il contenuto del volantino che gira sui social e invita la cittadinanza a farsi avanti per manifestare pacificamente il proprio dissenso:
«Caro cittadino residente in Colle Alta, da troppo tempo l'ascensore è chiuso e nessuno da Palazzo Ranieri vuole dirci il perché; così facendo l'Amministrazione ci manca di rispetto. L'impianto di risalita ha funzionato diversi mesi a singhiozzo per poi chiudere definitivamente a febbraio. A quel tempo un volantino informava i cittadini che l'impianto sarebbe stato riattivato entro la fine di aprile ma ad oggi gli ascensori sono ancora chiusi e il sindaco Paolo Canocchi si rifiuta di rispondere ai residente e ai commercianti che vivono notevoli scomodità. Un sindaco dovrebbe venire incontro ai cittadini e trovare soluzioni temporanee per limitare i disagi come i parcheggi per i residenti, la fruibilità turistica, un'eventuale estensione di orario per la ztl, ecc... Se questa situazione non ti piace riuniamoci venerdì 4 agosto alle ore 12.30 sotto i Comune per manifestare il nostro sdegno».
Pubblicato il 31 luglio 2017